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Ue: Bulc, «ottobre 2019 ultimo cambio ora stagionale». Paesi devono decidere a che zona appartenere

Dopo il referendum online che ha «bocciato» l'ora legale, la Commissaria europea Violeta Bulc annuncia che il 2019 sarà l'ultimo anno con i cambi dlel'ora legale/solare. Ogni Paese dovrà scegliere l'orario valido tutto l'anno.

(Bruxelles) Circa 4 milioni e 600 mila persone hanno risposto alla consultazione pubblica e l’84% era a favore della soppressione del cambiamento dell’ora due volte all’anno e questa è la più alta percentuale mai raggiunta». Le motivazione addotte: fa male alla salute e le ragioni del cambio dell’ora sono ormai datate, perché il risparmio energetico che ne deriva non è più così significativo. È il vicepresidente della Commissione Maros Šefčovič che cita questi numeri in conferenza stampa, introducendo la commissaria Violeta Bulc che ha annunciato la proposta della Commissione di «porre fine al cambiamento orario stagionale già dal prossimo anno».

La Commissione cioè propone che si abbia «un unificato approccio al cambiamento», ma sono gli stati membri che dovranno decidere. «Non si propone che tutta l’Ue si allinei su una o sull’altra ora, ma che lo si faccia tutti insieme», ma l’invito della Commissaria è che gli Stati inizino a prepararsi al cambiamento. Il Consiglio e il Parlamento ovviamente dovranno pronunciarsi: se daranno il via libera entro la fine del 2018, i Paesi dovranno dire entro aprile 2019 se vogliono attenersi all’orario estivo o invernale. Nell’ottobre 2019, i Paesi che hanno scelto l’ora invernale sposteranno le lancette per l’ultima volta e poi nessuno le sposterà più. Sarà l’ultimo cambio dell’ora stagionale»