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Ue-Chiese: incontro fra istituzioni e comunità religiose. In agenda migrazione, integrazione sociale e ambiente

(Bruxelles) L'incontro di oggi tra istituzioni Ue e comunità religiose presenti in Europa si è incentrato sulle principali sfide politiche che l'Europa affronterà nel prossimo anno, nonché sulle prospettive per il futuro, oltre le elezioni del Parlamento europeo.

L’incontro – il 14° ufficiale tra Unione europea e Chiese, promosso in base all’art. 17 del Trattato Ue – ha visto presenti esponenti del cristianesimo, dell’islam, dell’ebraismo e altre religioni. Il tema al centro del dibattito era: «Il futuro dell’Europa: affrontare le sfide attraverso azioni concrete».

«I partecipanti – riferisce una fonte Ue – hanno discusso in particolare su come l’Unione sta affrontando la migrazione, l’integrazione sociale e la sostenibilità del nostro modo di vivere». Sono fra l’altro emersi temi di stringente attualità tra cui la libertà di religione, la tutela dei diritti fondamentali, gli aspetti sociali dell’integrazione europea, i nazionalismi e i populismi. Nelle precedenti riunioni, i partecipanti avevano esaminato il futuro dell’Europa attraverso una serie di sfide che l’Unione europea deve affrontare, in particolare la migrazione, il terrorismo e l’integrazione. All’incontro erano presenti per le comunità religiose: metropolita Athanasios (Chiesa ortodossa greca), imam Khalid Benhaddou (islam), mons. Mariano Crociata (vescovo di Latina, primo vicepresidente della Comece, Commissione degli episcopati della Comunità europea), rabbino Albert Guigui (ebraismo), mons. Antoine Herouard (vescovo di Lille, Comece), Robert Innes (vescovo anglicano), Frank July (Chiesa evangelica, Germania), Christian Krieger (presidente Conferenza delle chiese europee – Cec).

«L’Europa è la patria di persone di molte fedi, e ogni europeo ha il diritto di praticare la sua fede in pace e sicurezza», ha affermato Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione, accogliendo al palazzo Berlaymont di Bruxelles i rappresentanti delle principali Chiese e comunità religiose presenti nei Paesi Ue. Timmermans, incaricato dal presidente della Commissione Juncker di tenere i rapporti con le Chiese, ha affermato ancora: «Prima delle elezioni europee del prossimo anno, ho rassicurato i partecipanti alla riunione odierna che la Commissione europea continuerà a schierarsi e a prendere posizione contro ogni discriminazione o attacco che le loro comunità dovessero subire». E ancora: «Ogni cittadino europeo avrà la possibilità di plasmare il nostro futuro comune alle urne il prossimo anno, e ho invitato i partecipanti all’incontro di oggi a impegnarsi attivamente nel processo politico e incoraggiare le loro comunità a fare altrettanto. Anche se possiamo credere in modi diversi, i nostri valori sono universali, incluso il nostro impegno per la democrazia e l’uguaglianza».