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Usa: card. Tobin (Newark), «un muro può essere costruito per uno scopo immorale»

(da New York) «Un muro in sé non è immorale, ma può essere costruito per uno scopo immorale». Il card. Joseph Tobin, arcivescovo di Newark, in un articolo pubblicato sul New York Times denuncia le politiche dell'amministrazione Trump e in particolare l'affermazione del presidente che considera «immorali» tutti coloro che si oppongono alla costruzione della barriera al confine con il Messico.

Il cardinale invita a considerare l’impatto che questa decisione avrà sugli esseri umani e sottolinea che i migranti si spingerebbero verso «le frontiere più remote del deserto o delle montagne, probabilmente fino alla morte, poiché le forze che li spingono a fuggire – violenza, persecuzione e povertà estrema – sono più pericolose di un pericoloso passaggio di confine». E infatti, sono circa 8mila i migranti che sono morti in Arizona e in alcune regioni del Texas dopo la costruzione di muri parziali nella zona di San Diego e di El Paso a metà degli anni ’90. Tobin, poi, mette in guardia dal rischio di lasciare i richiedenti asilo «alla mercé dei cartelli della droga e di altri gruppi criminali nel Messico settentrionale», soprattutto dopo aver istituito la politica del «rimanere in Messico» per i richiedenti asilo, che si fermerebberò al di là del confine in attesa delle audizioni e del processo che li renderebbe vulnerabili al crimine organizzato per anni.

Nell’articolo, il cardinale rimprova al presidente il suo costante evidenziare «i crimini violenti commessi da immigrati privi di documenti, ma non racconta che gli immigrati commettono crimini, compresi quelli violenti, ad un tasso molto più basso rispetto ai cittadini americani». Nella conclusione Tobin auspica una riforma «umana dell’immigrazione, che onori i valori della nazione» e che affronti le cause di questo massiccio esodo di popoli.