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Usa, marcia per la vita: ha partecipato anche vice presidente Pence. Il sostegno di Papa Francesco

Papa Francesco ha dato il suo «caloroso» sostegno alla Marcia per la vita svoltasi ieri a Washington e alla quale hanno partecipato migliaia di persone.

Galvanizzati da una amministrazione che vedono come la più vicina alla propria causa negli ultimi decenni, ieri a Washington migliaia di manifestanti si sono radunati e hanno marciato contro l’aborto.

L’appuntamento è organizzato nell’anniversario della sentenza della Corte Suprema che nel 1973 ha legalizzato l’aborto. In un messaggio, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e inviato al nunzio negli Stati Uniti, mons. Christoph Pierre, il Papa afferma: «È così grande il valore di una vita umana ed è così inalienabile il diritto alla vita del bambino innocente che cresce nel seno di sua madre, che in nessun modo è possibile presentare come un diritto sul proprio corpo la possibilità di prendere decisioni nei confronti di tale vita, che è un fine in sé stessa e che non può mai essere oggetto di dominio da parte di un altro essere umano». Il Pontefice si dice «fiducioso che questo evento, in cui molti cittadini americani manifestano a favore dei più indifesi dei nostri fratelli e sorelle, possa contribuire a una mobilitazione delle coscienze in difesa del diritto alla vita e a misure efficaci per garantire la sua adeguata protezione giuridica».

«La vita sta vincendo, in America», ha detto il vice presidente Mike Pence a una folla entusiasta riunita nei pressi del Monumento a Washington. Pence ha citato i diritti inalienabili sanciti nella Dichiarazione d’indipendenza: «Vita, libertà e possibilità di cercare la felicità». E ha aggiunto che quando nel 1973 la Corte Suprema degli Stati Uniti con la sentenza Roe contro Wade legalizzò l’aborto «si è allontanata dal primo di questi ideali fondanti».

Pence ha promesso che il presidente Donald Trump non solo vuole sospendere i finanziamenti federali per gli aborti e per le organizzazioni che assistono chi lo richiede (come Planned Parenthood), ma ha pure in animo di nominare un giudice della Corte Suprema che «difenda le libertà concesse da Dio e sancite nella Costituzione». Pence è la personalità di più alto rango che abbia mai partecipato in forma ufficiale alla marcia da quando la tradizione è iniziata 44 anni fa. A chiedergli di intervenire è stato Trump stesso, che ieri in un tweet ha fatto sentire la sua vicinanza: «La marcia per la vita è davvero importante». «A tutti i manifestanti, avete il mio completo appoggio!».