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Venezuela: fonti Sir, «almeno 26 morti nelle manifestazioni»

Fonti ecclesiali venezuelane raccolte dall'agenzia Sir parlano già di 26 morti nelle manifestazioni di ieri in Venezuela. Sottolineano anche che quanto fatto da Juan Guaidó è previsto dalla Costituzione dopo che Maduro aveva esautorato l'Assemblea nazionale..

«In tutto il Venezuela e in diverse città sono in corso manifestazioni, si parla di 26 morti solo ieri. Una cosa importante da sottolineare è che Juan Guaidó non è si è autoproclamato presidente ma ha assunto una responsabilità che gli corrisponde come presidente dell’assemblea nazionale, prevista dagli articoli 233 e 333 della Costituzione. In circostanze come queste il presidente dell’assemblea nazionale deve assumere la presidenza ad interim della Repubblica». Lo affermano al Sir fonti ecclesiali da Caracas, in attesa che i vescovi venezuelani si riuniscano per verificare i fatti e analizzare la situazione di crisi politica, dopo che il presidente dell’assemblea nazionale Juan Guaidó ha annunciato di assumere la presidenza nazionale del Paese.

Da mesi l’assemblea nazionale è stata esautorata dal potere legislativo dal governo  di Nicolas Maduro. Nel frattempo su Twitter, da account di oppositori, continuano ad arrivare notizie di nuovi morti: a Caracas è morta Stefany Jajoy, una giovane madre di 20 anni durante le proteste di ieri mattina, ferita da due colpi di arma da fuoco mentre protestava insieme ai vicini. Lascia due figli di 3 e 5 anni; stanotte è morto a Caracas Samuel Oropeza, 18 anni, sempre a causa di colpi di arma da fuoco. I medici hanno tentato di salvarlo ma è deceduto a causa di una emorragia.

Guardie della polizia nazionale in moto che sparano con armi di grosso calibro ai manifestanti in fuga a Carora, una città venezuelana nello Stato del Lara, nel nord del Paese: sono le immagini riprese in un video choc giunto al Sir da fonti locali, riguardo alla repressione delle imponenti manifestazioni di ieri, 23 gennaio, in tutto il Venezuela.

In altri video si vedono folle oceaniche di manifestanti a Maracaibo, Valencia,  Valle de la Pascua (Guarico), Carora (Estado Lara), Mérida, Puerto Cabello.