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World Watch List 2015, aumentano persecuzioni contro i cristiani

Gli episodi di persecuzione anti cristiane sono aumentate nel 2014: lo sottolinea l'organizzazione di soccorso non confessionale «Open Doors» (porte aperte), che ha presentato ieri la World Watch List 2015, rapporto annuale che ha evidenziato in particolare la situazione in Medio Oriente, Africa e Asia.

La ricerca presenta il crescente attacco alle minoranze cristiane in particolare in Iraq e in Siria. Corea del Nord, Somalia, Iraq, Siria, Afghanistan, Sudan, Iran, Pakistan, Eritrea e Nigeria: questi i primi 10 Paesi per violazioni e persecuzioni. In tutto il mondo più di 100 milioni di cristiani sono perseguitati a causa della loro fede o etnia, secondo il documento.

Dei 1,8 milioni di cristiani prima della guerra civile, al momento in Siria ne restano solo 1,1 milioni, molti come rifugiati nel loro stesso Paese. Il problema è condiviso dai cristiani e dalle popolazioni non islamiche nell’Iraq sotto controllo del cosiddetto Stato islamico. Dall’analisi della World Watch List risulta che più colpiti dalla persecuzione, come negli anni precedenti, sono i cristiani nella Corea del Nord: circa 70mila di essi sono stati imprigionati in campi di lavoro. Peggiora la situazione in Africa, soprattutto in Somalia, con la milizia islamista Al-Shabaab, in Sudan, Eritrea e Nigeria con il clima di violenza e di persecuzione da parte del gruppo islamico Boko Haram.