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Bimba rapita: un lampo biondo fa la differenza

Episodi come questi sembrano fatti apposta per risvegliare paure ancestrali e rinfocolare pregiudizi che si tramandano di generazione in generazione. Con l’aggravante nefasta per cui non solo si accresce la convinzione di coloro che già pensano male, ma soprattutto si mette in allarme chi non ha mai dato credito alla leggenda nera degli zingari che rapiscono i bambini.

Mentre scriviamo, nessuno ancora sa come e perché la piccola Maria, capelli di stoppa e occhi blu, novella Pippi Calzelunghe dalle treccine storte, sia finita nel campo nomadi in compagnia di due «genitori» molto poco raccomandabili. Quello che è certo è che per attirare l’attenzione delle forze dell’ordine, che evidentemente non fanno caso alla pletora di bambini scuri che chiedono l’elemosina ogni giorno, c’è voluto un lampo di biondo, una carnagione troppo chiara, uno sguardo oltremare che mal si sposavano con i tratti del resto della “famiglia”. Una bimba ariana chiaramente fuori contesto.

Eppure, quanti altri giovanissimi scompaiono ogni giorno? Come i bambini smarriti di Peter Pan, abitano un’isola che non è su alcuna mappa ma che è dimora dell’angoscia di tanti, troppi genitori. A volte, gettare uno sguardo meno distratto su una testolina scarmigliata e due occhi colmi di durezza, aiuta a neutralizzare l’egemonia di Capitan Uncino.