Opinioni & Commenti

Calcio, lettera aperta al tifoso toscano

di Umberto FolenaCaro tifoso toscano, che piangi delle disgrazie tue perché fiorentino e viola, o ridi delle disgrazie altrui perché livornese, empolese o senese. Caro tifoso, sai che cosa si pensa di te in giro per l’Italia? Che brilli per arguzia, che sei divertente con i tuoi motteggi mai banali, magari un poco autocompiaciuti («chi come noi? Nessuno»), che i tuoi striscioni allo stadio non sono mai beceri né banali. Ma anche che sei tanto, troppo provinciale – o comunale? – quando godi delle disgrazie altrui più dei successi tuoi. E che questo è il tuo limite: divisi sempre, uniti mai, neanche quando converrebbe.

Oggi piangono i viola, e ne hanno ben donde. Prima la C2, sopportata con stoicismo. Un fallimento e una C2 che sanno di beffa: dopo la Fiorentina, nessuna grande squadra fallita finirà in C2 né vedrà azzerato il patrimonio giocatori. E squadre ben più malmesse – Roma, Lazio, Parma – si sono salvate misteriosamente. E squadre che hanno pasticciato con passaporti e rolex, e bilanci creativi, eccetera, tutti salvi. Ma questa nuova penitenza in B, all’indomani della conquista della Champions, puzza, e puzza forte. Puzza di giustizia sommaria in stile giacobino. Puzza perché i tifosi viola ricordano bene il finale del campionato 2004-2005, con arbitri come Collina e Rosetti: quali compiacenze, il mani del laziale Zauri sulla linea, non fischiato? Quali vantaggi? Puzza perché la difesa non ha potuto difendersi: niente testi, niente prove, niente di niente. Puzza perché l’unica cosa certa è che la Fiorentina è stata vessata per un intero campionato. I magistrati napoletani ascoltavano le telefonate, assistevano al reato e lasciavano fare, senza intervenire per proteggere la squadra taglieggiata.

Puzza forte questa sentenza. E allora state attenti, tifosi toscani tutti. Non vi chiediamo, come dovremmo, che cosa sia giusto. Quando la passione calcistica preme, potrebbe suonare ingenuo. Vi chiediamo piuttosto: che cosa conviene? Conviene davvero che la squadra guida della regione, la Fiorentina, arranchi di nuovo? Che la giustizia sommaria a un tanto al chilo trionfi? Oggi colpisce i viola, domani potrebbe colpire gli amaranto… Se i tifosi toscani vogliono davvero stupire l’Italia, dimostrandosi per una volta più felicemente arguti che ottusamente provinciali, dovrebbero dimostrare solidarietà alla Fiorentina. Ma anche ai toscani gobbi, gli juventini per i quali la fine della triade e la serie B è punizione accettabile, oltre è vessazione. E ai toscani milanisti, per i quali un anno senza coppe è batosta, sportiva ed economica, sufficiente.

Caro tifoso toscano, pensaci. Nessuno vuole amnistie, nessuno chiede l’oblio. Chiediamo verità e giustizia. La Toscana dimostri di amare la civiltà più di quanto ami trastullarsi con la faziosità.

Dall’Archivio

Calcio, attesa per l’appello

Calcio, dalla Caf una sentenza choc

Calcio, diretta sul maxiprocesso

L’inchiesta «Piedi puliti»

Calciopoli, per ora nessun «pentito»

Calcio, al via i mondiali con la zavorra dello scandalo (di SANDRO PICCHI)

Calcio, Della Valle nove ore dai pm

Bufera sul calcio, anche la Fiorentina rischia

Scandalo calcio, le intercettazioni

Oltre lo scandalo del calcio, il pericolo dei grandi orecchi

Calcio, verso il superprocesso

Calciopoli, la relazione di Borrelli

Deferimenti: quattro società sotto accusa

Calcio malato: di chi è la colpa? Vai al sondaggio