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Globalizzazione, i diritti umani al primo posto
Ma aggiunge ancora il Papa nella stessa enciclica: «Prima ancora dello scambio degli equivalenti e delle forme di giustizia che le sono proprie esiste un qualcosa che è dovuto all’uomo perché è uomo, in forza della sua eminente dignità».
Insomma i «diritti umani» sono prioritari anche rispetto alla logica della globalizzazione fra l’altro in sé così ambigua da avere qualche successo in Asia e in America Latina, ma da fallire quasi ovunque in Africa.
I diritti umani riguardano l’istruzione come mezzo efficace fra l’altro per avere risorse umane in grado di partecipare alla globalizzazione, come contributo alla diminuzione della piaga del lavoro minorile, perfino come riflesso verso una procreazione responsabile.
I diritti umani riguardano la pace (fra i dieci paesi che più sono arretrati nella lotta contro la fame negli ultimi dieci anni ce ne sono molti come il Congo, il Burundi, la Tanzania, la Somalia, l’Irak che soffrono della guerra o delle sue conseguenze).
I poveri non possono aspettare! Appello in vista del G8 (25 giugno 2002)