Opinioni & Commenti

I morti nel Mediterraneo non possono essere solo numeri, la Politica intervenga subito

Si continua a contarli come facevano i bambini in prima elementare quando le maestre potevano insegnare stando loro accanto perché non c’era la pandemia. Ma le somme, che si aggiornano ogni giorno, sono troppo difficili per un bimbo che sta imparando a contare. Ormai servono i calcolatori e di questo passo, tra poco, neppure questi saranno più sufficienti se la politica, quella con la «P» maiuscola, non sostituirà gli interessi di pochi e le paure di molti. I morti nel Mediterraneo ormai fanno notizia, ma solo per qualche giorno, se a morire è un bambino, un neonato come Joseph. E fa notizia solo perché conosciamo il suo nome, abbiamo avuto, se lo abbiamo avuto, il coraggio di guardare il video e sentire le urla strazianti di sua madre. Ma anche lei finisce, su qualche giornale e sui social, per avere titoli aberranti, commenti che non vorremmo mai leggere. Tutto perché ha sperato di salvare Joseph e se stessa, di dare al suo bambino un futuro. Come lei migliaia e migliaia si muovono per lo stesso motivo dall’Africa o dall’America latina, dall’Asia e dai Paesi poveri. No. Non possiamo più accettarlo, non possiamo restare passivi. «Tendi la tua mano», ci ha ripetuto domenica scorsa Papa Francesco per la giornata mondiale dei poveri. «I cristiani non possono essere egoisti» ha esclamato. Allora se la politica (italiana, europea e mondiale) continua a far finta di non sentire le urla di quella e di altre centinaia di madri, spesso per paura di perdere consensi, dobbiamo cominciare a fare qualcosa noi a cui di finire in Parlamento o in un consiglio comunale non importa niente. Dove cominciare? Per quanto ci riguarda rispondendo da cristiani e continuando a fare il nostro mestiere, a comunicare, parlando di Joseph, di sua madre. Smascherando, quando possibile, false notizie e incalzando la politica, tutta e tutti, a fare di più. Può essere che anche noi pagheremo pegno e qualche lettore ci abbandonerà. Mi auguro, da cristiano, che ciò non accada.