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Nuovo codice della strada, priorità sempre alla sicurezza

Difatti le «disposizioni in materia di trasporti» interessano un solo articolo della legge 115, approvata il 29 luglio scorso e intitolata «Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea» (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 3 agosto).

Il divieto di trasportare un passeggero sul ciclomotore resta, quindi, solo fino al compimento dei 16 anni (purché – ovviamente – il mezzo sia omologato per due persone). Altre novità riguardano le patenti speciali per disabilità: con quella B per disabili viene eliminato il limite di peso (finora di 750 kg) per i rimorchi, ma il peso totale di autovettura e rimorchio non deve superare i 3.500 kg. Semplificazioni, inoltre, per la residenza necessaria ai fini del rilascio di una patente di guida o di una delle abilitazioni professionali; nuovi requisiti per gli esaminatori, mentre i gradi del campo visivo verso l’alto, necessari per conseguire la patente, passano da 25 a 30.

Di sicuro, quindi, la novità di maggior impatto – e che anche fa maggiormente discutere – è quella del minorenne che guida il ciclomotore con un passeggero. «Si auspica una maturità nuova rispetto al passato», ha commentato Giordano Biserni, presidente dell’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale, ricordando che negli ultimi decenni sono stati introdotti prima la targa, poi la patente AM che richiede una prova pratica. Critico il Codacons, che esprime preoccupazione per le nuove misure, in particolare quella sui motorini. «Non vanno nella direzione di aumentare la sicurezza stradale. Alla possibilità di andare in due in scooter a partire dai 16 anni occorre, infatti, aggiungere la totale mancanza di controlli in Italia su motorini e minicar», ha detto il presidente dell’associazione a difesa dei consumatori, Carlo Rienzi.

Ed è qui il punto: d’accordo, ed è pure vero che l’imprudenza – quando c’è – non scompare il giorno del compimento della maggiore età. Come pure sappiamo che nelle nostre strade capitano (troppo) spesso incidenti dovuti a negligenza o semplice disattenzione. Le norme via via introdotte hanno contribuito a ridurre morti e feriti sulle strade, ma non si può abbassare l’attenzione. E in ogni intervento legislativo la sicurezza sulle strade dev’essere la priorità.