Opinioni & Commenti

Toscana: un turismo a misura di single, omosessuali, bisessuali e transessuali

Nel giro di un paio di giorni, l’assessore regionale al turismo, Susanna Cenni, ha presentato (mercoledì 9 febbraio) il progetto «Benvenute in Toscana», che si rivolge al «target delle donne che viaggiano da sole», e (venerdì 11 febbraio) «Open Versilia», «la prima iniziativa – spiega un comunicato della Regione – realizzata per raccontare questa terra, le sue bellezze, la sua offerta turistica e culturale ad un pubblico omosessuale, bisessuale e transessuale (GLBT – Gay, Lesbian, Bisexual, Transgender).

Un opuscolo sintetico, promosso dall’Apt della Versilia, presenta – si legge ancora nel comunicato – il lungomare della provincia di Lucca con un’occhio rivolto all’offerta culturale (Festival Pucciniano, calendario della Cittadella del Carnevale, Festival della Versiliana, Europacinema, ecc) ed uno alla vita da spiaggia ed ai locali notturni, cogliendo l’occasione per ricordare ai turisti che la Toscana ha recentemente approvato una legge regionale contro le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere».

Ad onor del vero, assieme a «Benvenute in Toscana», l’assessore ha presentato anche «Toscana facile», un progetto dedicato al turismo accessibile, con azioni di informazione nei confronti di turisti disabili.Ciò non toglie che tanta, troppa attenzione, da un po’ di tempo a questa parte, la Regione la rivolga a categorie particolari, che non vanno certo discriminate, ma nemmeno eccessivamente tutelate a discapito di altre. Perché ad esempio non si pensa a favorire il turismo delle famiglie con qualche agevolazione concreta almeno per i figli?