Dopo l’Annus Horribilis 2020, che degnamente concludeva il Triste Ventennio 2001-2020 apertosi con gli attentati negli Stati Uniti dell’11 settembre del 2001 e poi proseguito fra guerre, crisi politiche, crisi economico-finanziarie, dissesti e cataclismi per culminare nella pandemia, siamo tutti desiderosi di buoni auspici e di buone notizia.
"Quanto all’anno che verrà, anzi che sta venendo – primo del secondo decennio del secolo –, esso è già occupato dalla frondosa corona di lauro, dal gran naso aquilino e dal mento ossuto e puntuto dell’Altissimo Poeta". Il sempre piacevole tono semiserio, a sprazzi polemico, di Franco Cardini ha introdotto così, sulle pagine dell’ultimo numero di Toscana Oggi – e primo del 2021 – il tema delle celebrazioni per il settimo centenario della morte del Sommo Poeta. Ma il suo articolo è solo il primo di una nutrita serie: ogni mese ci presenterà alcuni dei suoi personaggi più famosi. Letture da non perdere e che dispiacerebbe non conservare: per questo alla fine dell’anno le raccoglieremo in un volume da donare ai nostri lettori in ricordo di quest’anno dantesco.
La Divina Commedia fu composta a più riprese fra 1304 e 1321, durante l’esilio del poeta tra Lunigiana e Romagna. Il poema è diviso in 100 Canti raggruppati in 3 parti, dette Cantiche, che assumono progressivamente i nomi di Inferno, Purgatorio e Paradiso.
«Sì, l’ho conosciuto. O meglio, ricordo di averlo visto una volta, mi pare fosse una domenica d’Avvento di quasi venticinque anni fa. Anno più, anno meno».