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Il Giro in Toscana: i campioni del ciclismo brindano con il Chianti

Torna sulle strade toscane il Giro d’Italia giunto alla novantanovesima edizione. Gli organizzatori hanno pensato, in particolare, di omaggiare una zona: il tanto amato da inglesi e statunitensi Chiantishire. Una parte della Toscana conosciuta in tutto il mondo per il pregiato vino e per i paesaggi mozzafiato. La carovana rosa attraverserà il nostro territorio nella seconda settimana con la Foligno-Arezzo di sabato 14 maggio. Una tappa, di 186 km, mista di pianura e montagna che attraversa la valle del Tevere e affronta il muro di Anghiari seguito dal Gran Premio della Montagna di Scheggia. Si arriva a Indicatore ad Arezzo e, dopo un primo passaggio sul traguardo, si affronta la salita dell’Alpe di Poti con 6,4 km sterrati per poi discendere sulla Foce dello Scopetone e quindi l’arrivo ad Arezzo che ospita il Giro per la dodicesima volta.

Molta attenzione dei corridori e degli addetti ai lavori sarà per la giornata di domenica 15 quando si correrà la «Chianti Classico Stage». Una novità che farà divertire gli appassionati della bicicletta. «Questa sarà una delle tappe più spettacolari del Giro 2016 sia dal punto di vista tecnico-sportivo sia da quello paesaggistico» l’aveva presentata il direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni. Una cronometro individuale che metterà a dura prova anche gli specialisti. La nona tappa, disegnata dagli organizzatori, è una corsa contro il tempo senza un metro di pianura che farà selezione tra chi punta alla maglia rosa finale. La frazione da Radda in Chianti a Greve in Chianti, di 40,4 chilometri, è stata presentata in anteprima a Londra presso il Pinarello Store di Fausto Pinarello, presidente dell’omonima azienda produttrice di biciclette da tanti anni sponsor del Giro.

Con la «Chianti Classico Stage» ogni corridore correrà per circa 50 minuti affrontando tratti in salita, anche di pendenza elevata, e discese tra le vigne in cui occorrerà spingere sui pedali soprattutto nel finale. La tappa sarà una celebrazione del territorio produttore del Chianti Gallo Nero, uno dei vini nazionali più apprezzati a livello mondiale. Si toccheranno tutti i luoghi chiave del Consorzio come Castellina in Chianti (dove si sfiora il centro medievale ed è posto un rilevamento cronometrico), la Madonna di Pietracupa, Sicelle, Panzano ed infine Greve in Chianti, nella cui piazza Matteotti, dall’originale pianta triangolare, è posto l’arrivo della cronometro.

Non solo il passaggio del Giro. Prima e dopo la tappa saranno tante le iniziative collaterali messe in campo dall’Unione comunale del Chianti fiorentino che propongono «Ciclo vino del Chianti classico», mostre e appuntamenti che proseguiranno fino al 29 maggio, per salutare il passaggio della carovana rosa e festeggiare i 300 anni del territorio di produzione del celebre vino. Teatro degli eventi sarà San Donato in Poggio che ospiterà l’esposizione «Botte ad arte», con barrique d’autore, reinterpretati da 15 artisti, da Nano Campeggi a Paolo Staccioli, «Opere di vetro», mostra che raccoglie una ventina di bottiglie del Chianti Classico impreziosite dalle mani creative di alcuni artisti toscani ispirandosi al mondo delle due ruote e «Il Giro d’Italia in 50 bottiglie», per far risaltare la produzione vitivinicola d’eccellenza dei territori che saranno percorsi dai ciclisti. Tra le altre iniziative in programma un raduno di mountain bike, percorsi di trekking, degustazioni di prodotti locali, conferenze sul tema del vino, incontri letterari, spettacoli teatrali e musicali e giochi di luce.

Si sfrutterà il passaggio del Giro d’Italia per promuovere il Chianti e per affermare e diffondere l’identità rurale e la dinamicità economica di tutta la zona.

La terza tappa in terra Toscana si correrà martedì 17 maggio. Si partirà da Campi Bisenzio per un’altra tappa di montagna che passerà anche da Pistoia ed il Passo della Collina prima di discendere velocemente verso Porretta Terme e sbarcare in Emilia dove è posto l’arrivo, a Sestola. Tre giorni di Giro d’Italia, tre giorni di grande spettacolo sportivo.

Il sito ufficiale del Giro

Ecco i toscani

Il Giro d’Italia 2016 ha richiamato al via tanti protagonisti. Partono con i favori del pronostico lo spagnolo Alejandro Valverde, soprannominato «El Imbatido» che non ha un vero e proprio significato, Vincenzo Nibali sul quale sono riposte gran parte delle speranze italiche, mentre l’altro spagnolo Mikel Landa e il colombiano Rigoberto Uràn sono gli outsider da tenere d’occhio. Sono quattro i ciclisti toscani presenti al Giro d’Italia. In realtà molti sono quelli cresciuti lungo le strade della regione. Dallo stesso Vincenzo Nibali, siciliano ma legato alla Mastromarco di Lamporecchio ad Eros Capecchi di Castiglione Del Lago ma che ha corso tra Montevarchi e San Gimignano. Capofila dei nostrali è il cecinese Diego Ulissi che corre per il team Lampre-Merida. Ha vinto quattro tappe al Giro d’Italia, una Milano-Torino e un Giro dell’Emilia. Il padre Mauro è stato campione italiano di mountain bike. Due gli empolesi: Kristian Sbaragli della Dimension Data che ha vinto una tappa alla Vuelta a España 2015 e Manuele Mori, anche lui come Ulissi della Lampre-Merida, figlio di Primo Mori ex ciclista professionista. Infine Fabio Sabatini, nato a Pescia e che corre per il team Etixx-Quick Step.