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È molto bello poter dare realizzazione alle intuizioni di La Pira sul valore delle città e sull’importanza del Mediterraneo per la pace nel mondo. Così il cardinale Giueppe Betori, arcivescovo di Firenze, presenta il doppio incontro che la prossima settimana vedrà a Firenze vescovi e sindaci dal Mediterraneo, con l’incontro conclusivo con papa Francesco.

“Anche noi, nel pieno dell'emergenza pandemica, abbiamo agito alla stregua di ammortizzatori sociali, forse anche provvisoriamente abdicando a quel mandato educativo e promozionale nei confronti della società civile e della comunità cristiana che è scritto nei nostri statuti e carte pastorali – ha aggiunto il delegato regionale Caritas Marcello Suppressa -. Quel mandato, però, dovrà necessariamente tornare ad essere la bussola del nostro abitare i territori e la comunità: si tratta di riportare l'animazione di comunità e l'advocacy al centro del nostro essere Caritas. Non basta dirlo perché accada, probabilmente sarà necessaria una profonda rivisitazione anche dei modelli organizzativi facendo tesoro di quella “parresia della denuncia” che ci ha proposto Papa Francesco in occasione dell'udienza per i 50 anni delle Caritas in Italia: “Essa – ci ha detto il Pontefice – non è mai polemica contro qualcuno, ma profezia per tutti: è proclamare la dignità umana quando è calpestata, è far udire il grido soffocato dei poveri, è dare voce a chi non ne ha”.

“La pandemia ha messo in luce un sistema malato: le povertà che sono cresciute durante e a causa della crisi sanitaria, sono in gran parte eredità del passato e hanno radici nella crisi economica, sociale e politica degli anni precedenti. La cura, quindi, delle attuali patologie deve essere strutturale oppure sarà solo terapia palliativa - ha detto monsignor Roberto Filippini, vescovo incaricato Cet per le Caritas della Toscana-. Il ruolo delle Caritas sarà allora quello profetico di chi osserva con lucidità, discerne, segnala i disagi e le sofferenze, indica percorsi e prospettive. Non potremo certo disinteressarci del Pnrr e delle formidabili occasioni che potrebbe riservare. Al riguardo auspichiamo che il lavoro di rete, fortemente voluto dalle opportunità di co-programmazione e co-progettazione previste dalla legge, diventi sempre più stile comune e condiviso, sia a livello civile che ecclesiale”.

Venerdì 18 febbraio alle ore 10.00 viene presentato il rapporto povertà 2022 di Caritas Toscana. Attraverso il lavoro degli Osservatori diocesani e grazie al coordinamento e l'elaborazione regionale, ogni anno le Caritas Toscane - in collaborazione con la Regione Toscana - producono un rapporto sulle povertà in Toscana. Una fotografia necessaria delle fragilità incontrate dai centri di ascolto nei territori delle Diocesi. Uno strumento per costruire percorsi di accompagnamento e speranza.