Provincia di Prato
La provincia di Prato, istituita con decreto legislativo del 27 marzo 1992, si estende per 365,26 kmq, occupando una striscia di territorio montuoso, collinare e di pianura che va dall'Appennino al Valdarno Inferiore, delimitato a est dai monti della Calvana e dal confine comunale con Campi Bisenzio e a ovest dai corsi dei torrenti Limentra, Agna e Ombrone; confina con le province di Firenze, Pistoia e Bologna.
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Territorio e popolazione
La provincia di Prato, istituita con decreto legislativo del 27 marzo 1992, si estende per 365,26 kmq, occupando una striscia di territorio montuoso, collinare e di pianura che va dall'Appennino al Valdarno Inferiore, delimitato a est dai monti della Calvana e dal confine comunale con Campi Bisenzio e a ovest dai corsi dei torrenti Limentra, Agna e Ombrone; confina con le province di Firenze, Pistoia e Bologna.
La popolazione totale dei sette comuni che attualmente formano la provincia di Prato raggiunge, nel 1991, le 217.244 unità con una densità di 595 abitanti per kmq.
Un po' di storia
La recente proclamazione della provincia di Prato esaudisce un'aspirazione per la quale i pratesi si sono a lungo battuti negli ultimi decenni, da quando è parso che la dimensione demografica ed economica del capoluogo dovesse giustificare in pieno la creazione di una nuova compagine provinciale. La storia di un ambito territoriale sul quale Prato esercitava la propria giurisdizione amministrativa e, ancor più, la propria influenza economica è comunque radicata nei secoli. Dalla seconda metà del Duecento cominciano ad essere documentati elenchi delle "ville" dipendenti da Prato, cioè di aggregati di case rurali con una chiesa parrocchiale: oscillanti per circa un secolo dal numero di 37 al numero di 47, esse provano che l'estensione del piccolo stato in quell'epoca autonomo corrispondeva pressoché esattamente all'estensione attuale dei comuni di Prato e di Vaiano (131 kmq ca.).
Con l'assoggettamento definitivo a Firenze nel 1351, Prato e il suo territorio entrarono a far parte del contado fiorentino, pur restando ai governanti del capoluogo compiti di amministrazione diretta dell'antico distretto. Solo nel 1543 Cosimo I scorporò la giurisdizione delle campagne, istituendo la Comunità del contado di Prato (corrispondente alle ville) e la Comunità della terra di Prato (corrispondente al centro urbano e ai suoi sobborghi); tale ripartizione rimase in vigore fino alla riforma comunitativa leopoldina del 1774, quando la città tornò ad essere centro amministrativo anche del proprio territorio, mentre la diocesi, istituita nel 1653, abbracciava solo l'area urbana e restò tale fino al 1916, quando Benedetto XV la fece finalmente coincidere con la circoscrizione comunale.
Nostra riduzione da:
La Toscana e i suoi Comuni storia, territorio, popolazione, stemmi e gonfaloni delle libere comunita' toscane
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