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Superato il decennale, la Giornata del malato si avvia a celebrare l'undicesima edizione. Nell'intenzione del Papa questa Giornata vuole essere per tutti i credenti «un momento forte di preghiera, di condivisione, di offerta della sofferenza per il bene della Chiesa e di richiamo per tutti a riconoscere nel volto del fratello infermo il Santo Volto di Cristo che, soffrendo, morendo e risorgendo ha operato la salvezza dell'umanità». Della prossima Giornata, martedì 11 sul tema «Il dono di sé» e che sarà celebrata con varie iniziative anche nelle diocesi della nostra regione, ne parliamo con monsignor Giovanni Santucci, vescovo di Massa Marittima-Piombino e delegato della Conferenza episcopale toscana per la pastorale della salute.

A novembre il ministro taglia e a dicembre «rimette in competenza». Tecnicamente la situazione si è evoluta, ma nella sostanza niente è cambiato, lamenta Leonardo Alessi, presidente regionale della Fism, la Federazione delle scuole materne cattoliche. «Il fatto che il Ministro dell'economia Giulio Tremonti sia tornato indietro rispetto al decreto del 29 novembre scorso, non significa – spiega Alessi – che stiano arrivando i contributi, anzi, significa in buona sostanza: “Te li darò quando posso”. Ma la situazione è resa ancora più grave – aggiunge il presidente regionale della Fism – dal fatto che il governo non ha ancora liquidato buona parte dei contributi di spettanza 2001 per le scuole materne paritarie. Il 5 aprile una giornata promossa
dai vescovi toscani per «migliorare la conoscenza reciproca tra i vari soggetti» e sostenere i «legittimi diritti dei genitori».

«Un chiaro, preoccupato e deciso NO alla guerra, di fronte agli avanzati preparativi e al dispiegamento di forze in atto». Lo ribadiscono i vescovi toscani che nel corso della loro ultima assemblea hanno redatto un messaggio da leggere in tutte le chiese della regione durante le messe domenicali. Una chiara presa di posizione a fianco del Papa e contro ogni ipotesi di «guerra preventiva», che come ha ricordato il Segretario generale della Cei, mons. Betori, è sempre «inaccettabile», che giunge proprio quando il governo italiano annuncia il proprio sostegno all'iniziativa di Bush, pur senza un intervento diretto nella guerra all'Iraq.

Un fermo no alla guerra all'Iraq. Il testo del messaggio dei vescovi toscani

I costi della guerra (di Romanello Cantini)

Iraq, parla Warduni, il vescovo ausiliare di Baghdad

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