Toscana

144 GIOVANI TOSCANI COLTIVERANNO TERRE CONFISCATE ALLA MAFIA

Sveglia all’alba, duro lavoro nei campi per tutta la mattina sotto il sole, corsi di studio e formazione nel pomeriggio. Sono queste le “vacanze” estive che attendono almeno 144 ragazzi toscani che sceglieranno di andare in Sicilia e in Calabria coltivando i campi sequestrati alle mafie aiutando l’associazione Libera di don Luigi Ciotti. Il progetto, di cui la Regione Toscana è promotrice insieme a Cgil, Caritas e l’associazione di Comuni Avviso pubblico, si chiama “Liberaci dalle spine” ed è arrivato al secondo anno.

Nel 2005 i giovani, in maggioranza ragazze e con un’età media di 20 anni, che hanno partecipato all’iniziativa sono stati un’ottantina. Quest’anno, vista la grande richiesta, i posti disponibili sono quasi raddoppiati. Altra novità è la collaborazione con la Calabria, nata sulla spinta dell’indignazione per l’omicidio Fortugno. Saranno quattro le realtà in cui i ragazzi andranno ad operare: Corleone e Monreale (Palermo) e Canicattì (Agrigento) in Sicilia, la Piana di Gioia Tauro e San Luca e Locri in provincia di Reggio Calabria. I campi saranno sette in totale, con partenze scaglionate ogni 15 giorni.

“I campi – spiega il vicepresidente della Regione Federico Gelli – si inseriscono nella volontà di sconfiggere la criminalità grazie all’impegno della società civile e delle nuove generazioni. Da parte della Toscana viene messa a disposizione l’esperienza maturata in questi anni, dai risultati raggiunti con il progetto speciale “Una Toscana più sicura”, a leggi come quella sulla trasparenza dell’attività amministrativa e politica, a realtà come l’Osservatorio sugli appalti”.

“Si tratta di una doppia soddisfazione – dice l’assessore Mariella Zoppi – quella di vedere tanti ragazzi impegnarsi in prima persona per portare un segno tangibile di solidarietà alle popolazioni che più sentono il peso della mafia, e quella di trovare al nostro fianco quest’anno una Regione come la Calabria che sta portando avanti la lotta contro la ‘ndrangheta e che vuol trasmettere un coraggioso messaggio di rinascita a tutti i giovani italiani”.

I ragazzi, come lo scorso anno, aiuteranno alcune cooperative locali nei lavori agricoli (trebbiatura del grano, raccolta dei pomodori, piantumazione di un vigneto, raccolta di ortaggi e piccoli frutti come ribes, lamponi, mirtilli, more e ciliegie) nei campi sottratti al controllo delle cosche mafiose. Durante l’estate 2005 i giovani concorsero a produrre 40 mila bottiglie di passata di pomodoro. Il bando per partecipare si apre domani ed è consultabile sul sito www.regione.toscana.it/cld. (ANSA).