Toscana

ABORTO: ROSSI: STORACE NON PUO’ FERMARCI; STORACE: INVITO ROSSI AD ESSERE PIU’ PRUDENTE

“Per adesso, le dichiarazioni e le circolari di Storace non possono impedire l’acquisto di farmaci all’estero”. Lo ha detto l’assessore alla salute della Regione Toscana, Enrico Rossi, commentando le polemiche sulla Ru486. “Il ministro ci convochi – ha aggiunto Rossi – ne discutiamo, siamo un po’ stufi di dovergli ricordare ogni volta il nostro ruolo nella sanità”. “Finché esistono la legge 194 e il decreto ministeriale che consente l’acquisto di farmaci all’ estero – ha spiegato Rossi – nessuno può impedire la procedura che noi abbiamo indicato, che quindi va avanti”. Poi, commentando la richiesta dell’Udc di una commissione d’inchiesta, “ogni giorno ne inventano una nuova per non riconoscere che abbiamo indicato una strada legittima – ha detto Rossi -. Ogni anno, in base alla legge, il ministro Storace trasmette al Parlamento tutti i dati necessari per fare le valutazioni. Si discuta partendo da questo”. Infine, sui ritardi dell’arrivo della pillola all’ospedale di Pontedera, “io mi auguro che non ci siano state interferenze – ha detto Rossi – e, francamente, mi risulta di no. Non c’ è bisogno di alzare spauracchi”. “In Toscana – ha concluso Rossi – altre aziende sono disponibili a utilizzare la Ru486, ma per ora non ci sono altre richieste”.

In giornata e proprio dalla Toscana è arrivata la replica del ministro Francesco Storace. “Per quanto riguarda l’interpretazione dell’assessore alla Sanità della Regione Toscana, Enrico Rossi, sul decreto del 1997, lo invito ad essere più prudente: quella è una norma eccezionale”. “Se si vuole aggirare la norma – ha detto Storace durante una visita alla fondazione Stella Maris di Tirrenia – tutto si può fare, tranne che comprarlo in massa, altrimenti l’eccezione diventa una regola. Rossi ha mandato pure una circolare per chiarire come si deve fare per acquistare la pillola all’estero: credo ci voglia un po’ più di attenzione”. Storace ha poi aggiunto: “Ho rispetto per il ruolo dell’assessore Rossi, spero ci sia reciprocità”.

“Ho annunciato una proposta alle regioni affinché in un clima di auspicabile concordia istituzionale si possa ragionare attorno ai primi cinque articoli della legge 194, che non mi risulta siano stati abrogati e come poterli attuare veramente”, ha proseguito il ministro della sanità. “Credo che, se c’é un po’ di serenità su questa questione é facile trovare un’intesa: perché a parola tutti dicono che non vogliono toccare la legge e quindi credo che tutti vogliano applicarla, questa è la strada”, ha aggiunto Storace. Il ministro ha poi ribadito la speranza di trovare collaborazione con le regioni. “Spero che le regioni vogliano collaborare sul piano istituzionale con una iniziativa che tenga conto del loro ruolo”.

Il ministro ha anche commentato quanto accaduto nei giorni scorsi all’ospedale di Pontedera dove le quattro confezioni di RU486 ordinate per compiere quattro aborti farmacologici sono arrivate con ritardo. “Ieri a Pontedera non è stata fatta una delle migliori figure: prima si è lanciato un allarme dicendo che erano state bloccate alcune confezioni del farmaco e poi, in realtà, era stato solo il postino a non recapitarle”. A chi chiedeva se avesse intenzione di mandare a Pontedera gli ispettori, Storace ha risposto: “Niente ispettori, c’é la legge”.(Fonte: Ansa)

RU486: il triste primato della Toscana