Toscana

AFGHANISTAN, AGGUATO A MILITARI ITALIANI: TRE FERITI, UNO GRAVE

E’ stato un agguato, un’azione – come spiegano le autorità militari – “meticolosamente preparata, in modo da colpire le nostre unità al termine di una attività di rastrellamento in un’area nota per la presenza di consistenti milizie ostili”. Tre paracadutisti della Folgore sono rimasti feriti nell’ennesima battaglia combattuta nell’Ovest dell’Afghanistan, a comando italiano. Nessuno è in pericolo di vita, anche se le condizioni di uno dei tre sono gravi. Un primo attacco ad una pattuglia mista di militari italiani ed afghani si era già registrato, senza provocare feriti, durante la notte nella parte meridionale della regione. In mattinata, più o meno nella stessa zona, a circa 20 chilometri da Farah, si è ripetuto l’attacco al termine “di una attività di rastrellamento in un’area nota per la presenza di consistenti milizie ostili”. I militari afghani e i parà del 187/o reggimento Folgore, con il supporto dei carri ‘Dardo’ dei bersaglieri, hanno risposto al fuoco, “manovrando contro il fianco avversario”. Il risultato è stato tre paracadutisti feriti e “perdite non quantificate” tra gli insorti. I tre parà, di cui non sono stati resi noti i nomi, sono rimasti feriti uno ad un piede, uno a una mano, mentre il terzo è stato colpito sotto un’ascella: è quest’ultimo il più grave. Tutti sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale militare da campo americano di Farah. Il generale Rosario Castellano, comandante del contingente e della brigata Folgore, ha avvisato personalmente i familiari.