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AFGHANISTAN, ATTACCO A CONVOGLIO NEL SUD, ONU PROROGA MANDATO MISSIONE CIVILE

Un centinaio di combattenti Talebani ha attaccato oggi un convoglio che trasportava viveri alle truppe straniere nella provincia meridionale di Kandahar, uccidendo 17 uomini di guardia e quattro autisti afghani: lo ha riferito il capo di una milizia filo-governativa che scortava i mezzi, sebbene la polizia locale non abbia ancora confermato la notizia. Secondo la stessa fonte il convoglio è stato assaltato sulla strada tra la capitale Kabul e la città di Kandahar, diretto a una base militare nella provincia di Zabol; cinque camion e un fuoristrada sarebbero stati incendiati e un’altra vettura sarebbe stata rubata dai Talebani. Non sono giunti altri particolari, nel frattempo, sulla notizia dell’uccisione di un bambino da parte dei soldati della Nato a Kabul: un portavoce del ministero dell’Interno afghano ha riferito che i militari della coalizione hanno aperto il fuoco contro un veicolo civile a Kabul, colpendo a morte un bambino di 12 anni; la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) si è limitata a confermare che c’è stato un incidente, senza fornire altri particolari.

Il Consiglio di Sicurezza ha intanto approvato oggi la risoluzione 1746 che proroga di un anno la missione civile dell’ONU in Afghanistan (Unama), creata nel marzo 2002 con il mandato di sostenere la ricostruzione e la riconciliazione nazionale; tra i compiti dell’Unama, l’assistenza al cosiddetto ‘Afghanistan Compact’, il piano di cooperazione tra le autorità di Kabul e la comunità internazionale della durata di cinque anni su sicurezza, ‘buon governo’, diritti umani, sviluppo economico e sociale e lotta alla droga.

Misna