Toscana

AFGHANISTAN: CERIMONIA FUNEBRE PER LANGELLA IN BASE ITALIANA

Si è conclusa da pochi minuti la cerimonia funebre in ricordo di Giorgio Langella, il militare italiano rimasto ucciso questa mattina a una decina di chilometri da Kabul, in un attentato. La bara del caporalmaggiore capo del II reggimento alpini, avvolta nel tricolore e adagiata su un Acm scoperto, ha percorso le strade di Camp Invicta, la base militare italiana alla periferia della capitale afgana. A rendergli omaggio, lungo il percorso, gli alpini sull’attenti, e le rappresentanze di tutto il contingente. Il feretro, seguito dal viceministro agli Affari esteri Patrizia Sentinelli e dall’ambasciatore italiano a Kabul Ettore Francesco Sequi, è stato accompagnato anche dai compagni del militare caduto e da ufficiali dei contingenti militari di molti dei Paesi che compongono Isaf, la forza Nato in Afghanistan. Presente anche il generale Giuseppe Gay, vicecomandante di Isaf. “E’ ardua e faticosa la scalata verso la pace, ma i caduti non sono vittime inutili” ha detto monsignor Giuseppe Moretti nel corso dell’ orazione funebre, che si è svolta in una sala della base italiana dove di solito si tengono i briefing. Dietro l’altare, una grande bandiera italiana, sulle pareti le bandiere di molti dei Paesi della coalizione. “Occorre fermare la violenza, fermare l’odio – ha sottolineato il cappellano militare, appena giunto a Camp Invicta – siamo qui per costruire un mondo nuovo in cui Occidente e Oriente saranno diversi”. Ad ascoltare in silenzio centinaia di militari italiani, molti con gli occhi lucidi. A conclusione della cerimonia, il saluto del viceministro Sentinelli, che ha accarezzato la bara e la foto di Giorgio Langella. Il feretro sarà riportato probabilmente domani in Italia. (ANSA).