Toscana

AGRICOLTURA, COLDIRETTI TOSCANA: PER POMODORO È CRISI ANCHE QUI

E’ crisi anche in Toscana tra gli agricoltori che coltivano il pomodoro. Coldiretti chiede oggi l’intervento della Regione e del Governo «per tutelare il prodotto da industria che rischia di rimanere nei campi”. «È il terzo sos lanciato dall’organizzazione agricola – si legge in una nota – per evitare che vada perduto il prodotto: si rischia di veder sfumare la metà del raccolto. L’allarme, nell’aria già attorno a Ferragosto, è scattato prima della fine del mese scorso: quando, per la prima volta, Coldiretti ha segnalato all’assessore regionale Susanna Cenni il problema, fatto non solo di prezzi in caduta libera, ma soprattutto di difficoltà di consegna dei pomodori e di altissime percentuali di scarto applicate dall’industria».

Un trend – sottolinea Coldiretti – da invertire con tempismo per evitare di compromettere l’annata, complice l’invasione del mercato da parte di prodotto cinese a basso costo e con garanzie etiche, igieniche e sanitarie diverse da quelle fissate dalla normativa europea. La situazione si è complicata nei giorni successivi, tanto da convincere Coldiretti a prendere carta e penna e a denunciare nuovamente il comportamento degli industriali, restii a rispettare gli accordi. «I ritiri effettuati con lentezze artistiche – si lamenta l’organizzazione agricola – hanno già pesantemente danneggiato gli agricoltori toscani. Il 20 per cento del prodotto è rimasto nei campi e, nei prossimi giorni, un altro 30 per cento potrebbe seguire la stessa sorte. Con perdite consistenti per gli imprenditori della nostra regione”.

Ieri una nuova richiesta di impegno è stata indirizzata da Coldiretti al governo toscano: «Ci auguriamo che l’assessore scriva al Ministro per chiedere l’adozione di misure ad hoc: l’attuazione immediata del decreto sulla passata di pomodoro con l’indicazione di origine; il blocco dell’importazione dei prodotti a base di pomodoro cinese; il rispetto dei contratti”. Si articola in tre punti dunque la strategia salva-pomodoro chiesta a gran voce dall’organizzazione agricola che pretende un intervento tempestivo da parte degli enti pubblici, anche per evitare che, al danno, si unisca la beffa. «Il timore è che, in assenza di interventi istituzionali, i produttori toscani vengano penalizzati rispetto ai colleghi di altre regioni. Anche loro devono poter accedere agli eventuali sostegni che potrebbe essere attivati per fronteggiare l’emergenza». (ANSA).