Toscana

ALLUVIONE FIRENZE; PECORARO SCANIO: IN TRE ANNI FONDI SICUREZZA ARNO. FIRMATO PROTOCOLLO CON REGIONE TOSCANA

“In tre anni arriveremo alle somme necessarie per mettere in sicurezza l’Arno”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, a Firenze per il quarantennale dell’alluvione che sconvolse il capoluogo toscano. Pecoraro Scanio ha firmato con il presidente della Regione Claudio Martini un protocollo d’intesa finalizzato alla realizzazione di 20 interventi di messa in sicurezza del bacino dell’Arno. L’importo previsto è di 200 milioni di euro ripartito per il 50% sullo Stato e per il restante 50% sulla Regione, enti locali e privati. Grazie all’accordo di oggi il ministero dell’Ambiente impegna 7 milioni di euro del proprio bilancio 2006 per l’attuazione di una prima tranche di interventi.

“Io porto come prime risorse – ha spiegato Pecoraro Scanio – 7 milioni di euro veri. Chiederemo i fondi al Cipe per le assegnazioni nei piani generali e quindi sbloccheremo le risorse effettive”. Il ministero dell’Ambiente e la Regione confermano con l’accordo l’impegno a reperire le ulteriori risorse necessarie per completare entro i prossimi 10 anni tutti gli interventi di messa in sicurezza.

I finanziamenti disponibili per l’Arno, fa sapere la Regione, ammontano complessivamente a 47 milioni di euro. Oltre ai 7 garantiti dal ministro Pecoraro Scanio, la Toscana ha già stanziato 26 milioni di euro a cui si aggiungono 14 milioni di provenienza statale ma su residui di programmazioni precedenti al 2005, anno in cui fu firmato con l’ex ministro Altero Matteoli e l’Autorità di bacino un precedente accordo per la messa in sicurezza dell’Arno, “rimasto sulla carta” perché “dallo Stato non erano pervenuti finanziamenti”.

In particolare, l’accordo di oggi prevede 7 interventi nel Valdarno superiore, 8 nel Valdarno medio, e cinque nei territori tra la riva destra e i corsi di pianura Ombrone-Bisenzio. Il tratto di Arno interessato dal programma è di oltre 200 chilometri, pari a oltre l’80% della lunghezza complessiva del fiume, per una superficie di 2200 ettari.

“Oggi – ha dichiarato Martini – abbiamo messo basi più solide per realizzare tutti gli interventi principali. Con queste azioni sarà possibile garantire la sicurezza dal rischio di alluvioni per Firenze, Pisa, e tutte le aree abitate e coltivate lungo la riva del fiume. Per contenere un’esondazione simile a quella del 1966 lungo tutto il bacino dell’Arno – ha concluso Martini – sarà invece necessario realizzare tutte le opere previste dal Piano di assetto idrogeologico per un costo che si aggira intorno a 1500 milioni di euro”. (ANSA).

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