Toscana

ALLUVIONI IN PAKISTAN: ALMENO 1300 MORTI, UN MILIONE GLI SFOLLATI

Non accenna a placarsi l’ondata di maltempo che da giorni devasta il Pakistan causando un numero crescente di morti: almeno 1300 secondo gli ultimi dati, ma tantissimi sono ancora i dispersi. L’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari lancia l’allarme: oltre un milione le persone variamente danneggiate dalle piogge monsoniche, che nelle ultime ore hanno raggiunto l’Afghanistan. L’Unione Europea stanzia un aiuto da 30 milioni di euro.Persone aggrappate ai rami per resistere alla furia delle acque, padri con figli sulle spalle che attraversano a fatica strade trasformate in fiumi, uomini e donne semisommersi dalla corrente e intere famiglie che bivaccano sui tetti, in attesa di aiuti che tardano ad arrivare, fra campi inondati, fiumi straripati, bestiame alla deriva, ponti abbattuti dalle piene e vie di comunicazione interrotte. E’ lo scenario in cui da giorni si consuma il dramma del popolo pakistano, colpito da una delle peggiori calamità naturali che si ricordi nel Paese, flagellato da incessanti piogge monsoniche. Una tragedia dalle dimensioni incalcolabili in termini di danni materiali, e di difficile monitoraggio sotto il profilo delle perdite umane: cresce di ora in ora il bilancio dei morti, imprecisato quello dei dispersi, mentre si ha notizia di almeno 27mila persone isolate a causa degli allagamenti e del crollo di strade e ponti. Impraticabili i soccorsi di protezione civile e forze armate in molte aree del nord, le più colpite: in ginocchio la provincia di Khyber-Pakhtunkhwa, dove si registra il più alto numero di morti, 800 secondo le ultime stime, e dove circa 200 operai cinesi sono rimasti intrappolati nelle loro baracche per il cedimento di una diga. Stremate anche le province del Baluchistan e del Punjab, dove la Caritas Internazionalis sta inviando cibo, medicine e presidi sanitari. Nonostante la difficoltà dei soccorsi la comunità internazionale si è mobilitata e l’Unione Europea ha stanziato un aiuto di emergenza di 30 milioni di euro in beni di prima necessità, diretto in particolare agli sfollati del nord est. Immediato anche l’intervento dell’Onu: l’Agenzia per i Rifugiati ha inviato sul posto i primi carichi di aiuti: 585 tende, 2.700 teli di plastica, 4.000 materassi. Non meno preoccupante è la situazione nel vicino Afghanistan, dove per i monsoni negli ultimi giorni sono morte oltre 90 persone. Il governo del presidente Karzai ha chiesto l’intervento dell’esercito per soccorrere le tante famiglie in difficoltà. Ovunque si teme lo spettro del colera. (Fonte: Radio Vaticana)