Toscana

ALTA VELOCITA’, CONTI: NODO FIORENTINO E’ PRIORITA’; NEL 2015 500 MILA TOSCANI VIAGGERANNO IN TRENO

“La madre di tutte le nostre battaglie è il completamento dell’Alta velocità-Alta capacità con il nodo ferroviario di Firenze”. Lo ha detto l’assessore regionale ai Trasporti Riccardo Conti, intervenendo nell’ambito della conferenza degli Stati generali dei trasporti in Toscana organizzata dalla commissione territorio e ambiente del consiglio regionale alla quale ha partecipato anche il ministro ai Trasporti, Alessandro Bianchi.

“La decisione ormai è presa – ha sottolineato Conti – si tratta solo di metterla in pratica. L’ ultimazione dell’Alta velocità è il punto di partenza per la realizzazione del sistema integrato della mobilità per la Toscana del futuro, al quale devono aggiungersi il Corridoio tirrenico e il completamento della Due mari”.

Definendo demagogici i no all’Alta velocità a vantaggio di un semplice sviluppo del trasporto ferroviario regionale, Conti ha evidenziato quanto proprio l’Alta velocità, e solo questa, possa rappresentare una opportunità straordinaria per l’economia toscana e anche per l’incremento del trasporto su ferro. “Nel 2000 – ha detto Conti – i toscani che viaggiavano in treno ogni giorno erano 165 mila. Oggi sono 210 mila. Nel 2015 saranno 500 mila. A questo obiettivo ci arriveremo solo se non abbiamo più sovrapposizioni fra linee veloci e linee regionali”.

“La Toscana del futuro è una rete – ha aggiunto – e le reti sono fatte di nodi. Fondamentale è dunque investire sui nodi, dagli aeroporti che devono essere ben collegati, fino alle stazioni che devono diventare veri e propri nodi intermodali”. “E’ necessario che il Governo rientri subito in campo nell’acquisto di treni, sul quale per troppo tempo le Regioni sono state lasciate sole, e insieme a noi e ad altri soggetti avvii un programma di acquisto di nuovo materiale, diventato ormai indispensabile – ha concluso – occorre poi la liberalizzazione perché abbiamo bisogno di imprese capaci di stare sul mercato. Ci vuole una committenza pubblica che sappia gestire bene i contratti, consapevole delle esigenze degli utenti e di quali sono i servizi essenziali, e di imprese capaci di creare offerte plurimodali che vadano dal ferro alla gomma al tram fino alla sosta”. (ANSA).