Toscana

AMBIENTE: ACCORDO TRA REGIONE E WWF PER SALVAGUARDIA BIODIVERSITA’

Intervenire è possibile, ma occorre far presto. In pericolo sono 510 specie animali e 472 vegetali, considerate a rischio di estinzione. Tra loro in prima fila tutti i tipi di pipistrelli, mammiferi come la lontra, la lepre italica, la martora, la puzzola, il gatto selvatico, uccelli come il tarabuso e le berte, anfibi come l’ululone appenninico, farfalle come la parnassius mnemosine, ma anche vegetali come il cardo appenninico, l’asparago amaro, la cicerbita violetta, il lauro alessandrino, l’erba di San Giovanni e tanti altri. L’Italia è una delle nazioni con il più alto tasso di biodiversità e la Toscana è una delle aree più ricche di biodiversità dell’intero bacino del Mediterraneo. Per questo la Regione Toscana e il Wwf hanno siglato questa mattina un patto per la protezione della biodiversità. A farlo sono stati l’assessore alle aree protette e alla biodiversità, Marco Betti e il presidente nazionale dell’associazione ambientalista, Enzo Venini. Si sono dati tre anni di tempo per redigere un piano concreto d’intervento per la conservazione della natura che prevederà anche iniziative sperimentali rivolte ad enti locali, aree protette ed imprese.  Il patto prevede entro tre anni la redazione di un piano d’intervento per la conservazione della natura con lo sviluppo di iniziative sperimentali rivolte ad enti locali, aree protette ed imprese. “In questo delicato settore – ha spiegato Betti – la Toscana non parte certo da zero. Disponiamo di un patrimonio invidiabile, il 10% del nostro territorio è un parco o un’area protetta, con questa collaborazione lavoreremo per essere la prima regione del Mediterraneo ad avere un piano d’azione per la tutela della biodiversità”. Tra le azioni da intraprendere per contrastare la scomparsa della varietà di specie, è stato ricordato, la creazione e la tutela delle zone umide, la progettazione di veri e propri corridoi ecologici, oltre ad un sistema di monitoraggio ambientale.