Toscana

AMBIENTE: IN TOSCANA RISCHIO IDROGEOLOGICO PER CASE DI 9 COMUNI SU 10 SECONDO LEGAMBIENTE

In Toscana nove Comuni su dieci hanno abitazioni in aree a rischio idrogeologico e il 74% delle amministrazioni hanno in queste zone insediamenti industriali. Un comune su tre non svolge un’adeguata manutenzione degli alvei, non delocalizza le strutture a rischio e non realizza interventi di messa in sicurezza dei corsi d’acqua. Sono alcuni dati della ricerca di Legambiente sull’Ecosistema rischio in Toscana, promossa nell’ambito di «Operazione Fiumi».

Lo studio, presentato a Pisa, mostra due facce del problema: oltre a quella degli insediamenti in zone a rischio, c’è quella secondo cui tra i comuni toscani a pericolo più alto di frane e alluvioni quasi tutti (90%) hanno un piano d’emergenza aggiornato negli ultimi due anni. Secondo Legambiente ciò dimostra «un’organizzazione di protezione civile efficiente in caso di calamità che rende la Toscana una delle regioni più organizzate d’Italia.

Il primato regionale nella prevenzione del rischio idrogeologico, secondo lo studio, va al comune di Montemurlo (Prato) che «è l’unico che svolge un ottimo lavoro per la mitigazione del rischio idrogeologico”.

Secondo posto per Serravezza (Lucca), seguito da Ponsacco (Pisa) e Signa (Firenze). Unica maglia nera a Ortignano Raggiolo (Arezzo) che “fa ancora troppo poco per la sicurezza dei cittadini e del territorio”. Con «Ecosistema rischio”, Legambiente ha concentrato l’attività di monitoraggio proprio sui 280 comuni toscani classificati a rischio dal Ministero dell’Ambiente. “Complessivamente oltre la metà dei comuni toscani sembra aver posto le tematiche di protezione civile e di prevenzione dalle alluvioni tra le priorità del loro lavoro – spiega Simone Andreotti, portavoce della campagna – Occorre però un maggiore impegno da un lato per informare la popolazione sui comportamenti da adottare in caso di calamità, dall’altro per adottare una seria politica di prevenzione sviluppando piani di delocalizzazione di abitazioni a rischio e realizzando efficaci opere di messa in sicurezza del territorio per evitare che frane e alluvioni si trasformino in tragedie annunciate”.

Con Operazione Fiumi 2005 Legambiente rilancia il suo impegno per la realizzazione di una seria politica di risanamento di un territorio ancora troppo fragile. Rinaturalizzazione dei fiumi, interventi di messa in sicurezza elaborati su scala di bacino, manutenzione ordinaria del territorio sono questi gli interventi fondamentali per la sicurezza del territorio toscano. (ANSA)