Toscana

AMBIENTE: TAV; BRAMERINI, NON FAREMO SCONTI A NESSUNO

Per le opere di mitigazione legate all’Alta velocità mancano ancora all’appello circa 15 milioni di euro previste dall’accordo del 2002, “nonostante le nostre sollecitazioni e quelle degli enti locali, le richieste non sono state ascoltate. Su questi aspetti non faremo sconti a nessuno”. Lo ha detto l’assessore all’ambiente della Regione Toscana Anna Rita Bramerini in un comunicazione in Consiglio regionale sullo stato di avanzamento dei lavori per l’alta velocità ferroviaria sulla tratta Bologna-Firenze e sul nodo dell’alta velocità di Firenze. Bramerini ha precisato che le opere di mitigazione non riguardano il danno ambientale e che le risorse necessarie ammontano complessivamente a 100,4 milioni di euro di cui 53 provenienti dall’Addendum (l’accordo aggiuntivo) del 2002, e 47 di un masterplan adottato dalla Regione lo scorso anno. L’assessore ha poi sottolineato che “a causa del mancato rinnovo dell’Accordo procedimentale da parte del ministero dell’Ambiente e del relativo Osservatorio ambientale, non è possibile conoscere e verificare né il programma dei lavori, né l’esatto adempimento degli impegni di tutela ambientale”. Sul fronte dei lavori, è stato ricordato, lo scavo delle gallerie e le opere accessorie risultano conclusi. Su tutto il tratto toscano è stato completato lo stendimento del pietrisco su cui verranno posati i binari, mentre sono da poco iniziate le attività di elettrificazione della linea. Quanto ai danni ambientali, per i quali è in corso un processo penale a carico di Cavet, l’assessore ha spiegato che “la sentenza dovrebbe essere depositata per la fine dell’anno o l’inizio 2009”. Al termine del dibattito, l’aula ha approvato a maggioranza, con l’astensione dei gruppi della Sinistra Arcobaleno, una mozione presentata dall’Udc e emendata dal Pd, che impegna il presidente della Giunta Martini “a rinnovare l’invito al Governo perché siano messi a disposizione in tempi brevi i fondi previsti dall’Addendum e sollecitare la stipula del nuovo accordo procedimentale”. Ampio il dibattito sull’Alta velocità seguito alla comunicazione dell’assessore Bramerini. Il capogruppo Udc Marco Carraresi ha parlato di “un percorso ambiguo e contraddittorio, partito da un impegno della Giunta per promuovere un’azione di danno ambientale per poi limitarsi alla costituzione come parte civile nel processo penale contro Cavet, senza neanche presentare una relazione di parte per quantificare i danni”. Critico Andrea Agresti (An) secondo cui “mancando l’Osservatorio Ambientale, di fatto viene a mancare una certificazione di quanto si dice. Siamo dinanzi poi a un vero e proprio boicottaggio istituzionale. Non si capisce altrimenti come un ministro come Pecoraro Scanio possa non tener conto di quanto è necessario per mandare avanti un’opera che interferisce sul contesto urbano e ambientale”. Paolo Marcheschi, (Fi), ha invitato la Giunta regionale “ad assumersi le proprie responsabilità ed a riflettere sulla opportunità di procedere in un progetto faraonico che non serve a nessuno, che non ha copertura finanziaria e che avrà un grave impatto sociale”. Erasmo D’Angelis (Pd), presidente della commissione territorio e ambiente, ha invece riconosciuto “il della Regione Toscana, che fa sentire la propria voce e si preoccupa del territorio mentre vi sono di governi nazionali poco attenti alle grandi opere”. A intervenire anche Bruna Giovannini (Sd) che ha espresso preoccupazione per il mancato rinnovo dell’accordo procedimentale e quindi per la decadenza dell’osservatorio. Davanti ad un quadro che desta preoccupazione dal punto di vista ambientale e idrogeologico”.(ANSA).