Toscana

ANNO GIUDIZIARIO, FIRENZE: AGGRAVI PER INDULTO E TROPPI TAGLI; PROTESTANO GLI AVVOCATI

“Serio rischio paralisi delle Procure” a causa della riduzione dei fondi e, a causa dell’indulto, “aggravio di lavoro per gli uffici giudiziari”, senza riduzione dei tempi dei processi. Sono due punti di criticità evidenziati dal procuratore generale di Firenze, Giorgio Brignoli, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, che si è svolta nell’aula bunker, a Firenze.

Alla cerimonia non hanno partecipato gli avvocati della camera penale di Firenze “per protesta contro lo stato in cui versa la giustizia in città sotto il profilo organizzativo”.

Il presidente facente funzioni della corte d’appello di Firenze, Giovacchino Massetani, parlando dei dati “sui complessi temi della giustizia che restano anche quest’anno gravemente insoddisfacenti”, ha aggiunto che comunque “qualcosa si sta muovendo”, anche alla luce di alcune esprienze ‘organizzative’ fiorentine, come l’allestimento della cancelleria civile telematica della Corte. Fra i dati diffusi, quelli sull’ aumento (+4,33%) della durata media dei processi penali in Appello, che in precedenza era a livelli definiti “eccezionali”: 258,04 giorni. Nei distretti la durata è cresciuta del 4,37% e nel civile ha fatto segnare un +15,84%.

Riguardo i due elementi di criticità della giustizia segnalati da Brignoli, il procuratore generale ha spiegato che il rischio paralisi delle procure è legato anche “agli stanziamenti per spese di ufficio che nel 2002 ammontavano a 244.541 e che sono diminuiti a 81.000 euro nel 2006”. “Preoccupa anche – ha aggiunto il procuratore generale – l’incerta prosecuzione dell’assistenza informatica, considerato che tutti i principali registri delle segreterie e cancellerie giudiziarie sono informatizzati e che non pochi computer, per la loro vetustà, sono soggetti a frequenti guasti”.

Riguardo l’ indulto, ciò che aggrava il lavoro degli uffici giudiziari, ha spiegato Brignoli, è che i procedimenti “si debbono ugualmente istituire e trattare nella fase processuale, con la conseguenza che, in caso di condanna, questa non sarà eseguibile”. Nella conclusione, Brignoli ha auspicato “tempi migliori, in una visione ottimistica della realtà, ottimismo della volontà, sia chiaro, non dell’intelligenza, che indurrebbe invece al pessimismo, peraltro paralizzante”.

L’apertura ufficiale dell’anno giudiziario è spettata a Massetani, nella veste di facente funzioni in seguito al pensionamento, pochi giorni fa, del presidente della corte d’Appello Marcello De Roberto. “Sono chiamato a svolgere questo ruolo – ha detto Massetani – soltanto perché sono il più vecchio nel mio grado. Così vecchio che la legge, ed è una valutazione che io condivido e considero addirittura timida, non mi permette più di aspirare alla titolarità della carica”.

L’intervento del presidente dell’ordine degli avvocati di Firenze, Roberto Russo, è iniziato con una considerazione sulla protesta degli avvocati aderenti alla camera penale di Firenze, che stamani hanno disertato la cerimonia. “Oggi non si festeggia niente – ha detto Russo – ma si fa il punto su una situazione che si drammatica”. Per Russo, se qualcosa non cambierà “arriveremo a una paralisi assoluta” dell’amministrazione della giustizia.

La durata dei processi cresce (+15,84% i civili in appello e +4,37 i penali in primo grado), ma riguardo il penale in appello (+ 4,33%), si parte da un dato “eccezionale”: “solo 258,04 giorni”Aumentano gli omicidi volontari, da 51 a 53 (+15,7%). Sono i dati toscani, da luglio 2005 a giugno 2006, diffusi alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario a Firenze. A Firenze, i processi per terrorismo sono passati da 14 a 7, mentre “non mancano infiltrazioni”, ma “non sussistono” strutture mafiose endogene. Rapine e reati legati alla droga sono i fenomeni “più rilevanti”: le prime diminuiscono del 7,9% (da 1611 a 1483). Crescono i reati contro pubblica amministrazione (da 2747 a 3062, +11,5%) l’ ambiente, da 3072 a 3337 (+8,6%). In calo violenze sessuali (da 635 a 579) e reati di pedofilia, da 168 a 139 (-17,3%). I furti con autori non scoperti aumentano del 3% e sono 80.592. In Assise, la ‘massima parte’ dei processi è a carico di extracomunitari.

In base al quadro della Toscana tracciato dal procuratore generale Giorgio Brignoli, i reati più rilevanti sono “le rapine, consumate e tentate” anche se in diminuzione, “nonché il traffico delle sostanze stupefacenti. Non rilevante, ma in aumento, il numero degli omicidi volontari, in linea generale non attribuibili alla criminalità organizzata”. “Le disfunzioni principali che riguardano le procure – ha aggiunto Brignoli – si riferiscono ai tempi di definizione dei procedimenti”. In ogni caso, Brignoli auspica che sia avviata la riforma che “assicuri la ragionevole durata dei processi”. Disagi anche a causa dell’organico della Corte e dei tribunali, “cronicamente sottodimensionato, rispetto ai flussi di lavoro”, spiega la relazione stilata dall’ex presidente della corte d’Appello, Marcello De Roberto, che è andato in pensione a inizio mese. Per quel che riguarda gli extracomunitari, i reati per i quali sono finiti nel mirino della giustizia sono legati soprattutto a spaccio di stupefacenti, prostituzione, furto in appartamenti, vendita di prodotti contraffatti. Mentre per i reati commessi da minori “non c’é allarme sociale”: gli ingressi in Cpa nel secondo semestre del 2005 sono stati 120 contro i 93 nel primo semestre del 2006, per reati legati so0prattutto agli stupefacenti. La maggioranza, 84 contro 9 nel primo semestre 2006, è rappresentata da extracomunitari.

Questi alcuni dei dati diffusi.DURATA PROCESSI: +15,84% i civili in appello, +5,03 nei distretti; +4,37 i penali in primo grado e +4,33 in appello.

OMICIDI: passati da 51 a 53 (+15,7%) i volontari, da 60 a 63 i tentati, mentre quelli colposi commessi in violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro sono stati 43 (-17,3%).

RAPINE: sono diminuite del 7,9%, passando da 1611 a 1483.

SEQUESTRI DI PERSONA A SCOPO DI ESTORSIONE: da 10 a 14, ma ridotti quelli a scopo di rapina, da 17 a 14.

FURTI CON AUTORI NOTI: Da 4393 a 4250; da autori non scoperti + 3%, toccando quota 80.592.

REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: da 2747 a 3062, +11,5%, segnalato un aumento dei reati di corruzione.

REATI CONTRO L’AMBIENTE: da 3072 a 3337 (+8,6%).

VIOLENZE SESSUALI: da 635 a 579 (-8,8%)

PEDOFILIA: da 168 a 139 (-17,3%).

USURA: da 109 a 122 (+11,95)

BANCAROTTE: da 541 a 748 (+38,3%).

INTERCETTAZIONI: passate da 2016 a 113 a Firenze.

In ambito civile, quasi costanti le separazioni: da 54 a 56. (ANSA). (ANSA).