Toscana

ANNO GIUDIZIARIO, IN TOSCANA MENO RAPINE E PIU’ REATI CONTRO IL TERRITORIO

Calano i procedimenti penali in Toscana. Secondo i dati forniti oggi, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, nel periodo preso in esame (luglio 2007 al giugno 2008) sono diminuiti del 10,81%, rispetto ai dodici mesi precedenti, passando da 118.276 a 105.493. Calano soprattutto i furti con autori rimasti ignoti (11 mila casi in meno), ma anche rapine e violenze sessuali. Aumentano, invece, i procedimenti per reati contro la pubblica amministrazione, passati da 2.899 a 3.056 (+5,42%), quelli contro il territorio, da 2.885 a 3.369 e gli omicidi volontari, +4,17, da 48 a 50. Gli omicidi preterintenzionali sono passati da 2 a 5. I furti con autori noti sono passati da 4.962 a 4.906 (-1,13%), quelli con autori ignoti da 89.115 a 78.280 (-12,16); le rapine da 1.695 a 1.543 (-8,97%); le violenze sessuali sono calate del 25,52%, passando da 670 a 499; i reati in materia di pedofilia sono diminuiti del 51,18% (211 contro 103); gli omicidi colposi per violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro sono passati da 40 a 27 (-32,50%); i procedimenti per terrorismo sono più che dimezzati, da 12 a 5 (-58,33%); quelli per reati di stampo mafioso sono diminuiti del 27,33%, passando da 161 a 117. I tentati omicidi sono passati da 63 a 61, i reati per usura da 127 a 119, quelli in materia di prostituzione da 215 a 259, le bancarotte da 767 a 539; quelli contro l’ambiente da 763 a 727. Nella sua relazione il procuratore Giuseppe Quattrocchi ha ricordato anche come siano ancora aperte da tempo inchieste importanti come quella sull’omicidio dell’ex sindaco di Firenze, Lando Conti, e procedimenti su anarco-insurrezionalisti e sulle mafie “storiche” e “nuove”. Non hanno invece avuto “esiti di rilievo” i “non molti procedimenti” su “aggregazioni” di fondamentalisti islamici. Non hanno invece avuto “esiti di rilievo” i pochi procedimenti su gruppi di fondamentalisti islamici. Riguardo la mafia, per il procuratore non si può parlare di uno “stabile radicamento” in Toscana, anche se si indaga su “consistenti investimenti” in Versilia da parte di “soggetti facenti parte di organizzazioni camorristiche”. Inchieste in corso legate anche al gruppo dei Casalesi, Cosa Nostra e ‘Ndrangheta per reati che vanno dall’usura alle scommesse clandestine all’estorsione. Sempre in Versilia la Dda controlla i “cospicui investimenti immobiliari da parte di soggetti di nazionalità russa”. Poi ci sono i “gruppi organizzati” romeni e albanesi “attivi nella tratta di donne dell’Est da avviare alla prostituzione” o di persone da sfruttare con l’accattonaggio. Allarme è provocato dall’ingresso di albanesi “nel campo dello spaccio della droga”.Per quanto riguarda la giustizia civile, il presidente del tribunale di Firenze, Enrico Ognibene ha sottolineato come ci siano ancora “pendenti 400 fascicoli con data di iscrizione anteriore al 1998”. Per quel che riguarda i tempi dei processi, così come era stato denunciato anche in sede nazionale, sono aumentati sia in Corte d’Appello sia in tribunale. La durata dei procedimenti civili ordinari, in tribunale, è passata da 903 a 992 giorni (le separazioni da 243 a 274). In Corte d’appello, la durata dei processi civili è passata “dalla media dell’anno precedente di 665,18 giorni a 755,11” con un aumento relativo del 13,5%. Tendenza inversa invece per il settore penale. Al tribunale di Firenze il tempo medio necessario per il processo monocratico è passato dai 435 ai 458, per il collegiale dai 572 ai 559. Ma in sede di Appello i processi penali sono passati da una media di 317,27 giorni a una di 351,04 (+10,6%). Il trend di aumento, spiega Ognibene, “sono da addebitare da una parte all’insufficienza di risorse, materiali ed umane, rispetto alla sempre forte domanda giudiziaria e dall’altra al sistema normativo”.