Toscana

ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI, PROTOCOLLO TRA REGIONE, UNCEM E SDS: MONITORAGGIO VIA WEB

Uno strumento web per monitorare, verificare e ottimizzare la pianificazione degli interventi per la non autosufficienza. L’ha sviluppato la Regione, all’interno di un protocollo di collaborazione con Uncem Toscana (Unione nazionale comuni comunità enti montani) e con le Società della Salute pilota. Si tratta del primo esempio di sistema informativo sociale in Toscana (e di uno dei più avanzati a livello nazionale). Il sistema informativo, che è stato presentato stamani nel corso di una conferenza stampa dal vicepresidente Federico Gelli, e dagli assessori al diritto alla salute Enrico Rossi, e alle politiche sociali Gianni Salvadori, assieme al presidente dell’Uncem Toscana Oreste Giurlani, è nato con il progetto “Non Autosufficienza”, ed è stato sviluppato secondo le specifiche della Rete Telematica della Regione Toscana (RTRT). Il sistema consentirà di seguire la configurazione della spesa e le m! odalit&a grave; di utilizzo delle risorse, e anche di monitorare in tempo reale le liste di attesa.L’applicazione web sarà disponibile per tutte le zone della Toscana e conterrà una serie di schede grazie alle quali sarà possibile rilevare, tra l’altro, numero e tipologia di segnalazioni pervenute al PUA (Punto unico di accesso), tipologia ed entità dei costi di ogni singola prestazione, numero di utenti rispetto ai servizi erogati. E soprattutto sarà possibile monitorare le liste di attesa per tipologia di prestazione richiesta. «La presentazione di oggi – dice Oreste Giurlani – è la dimostrazione della capacità progettuale del sistema montano della Toscana, il quale ha realizzato, grazie anche ad un lavoro fatto di concerto con la Regione, uno strumento fondamentale per la gestione e il monitoraggio del Fondo per la non autosufficienza». «Il protocollo – informa i! l vicepresidente Federico Gelli – prevede che le Società della Salute sperimenteranno, prime in Italia, l’integrazione elettronica della Carta Sanitaria (prevista dal Piano Sanitario Regionale approvato nei giorni scorsi) con la Cartella Sociale del cittadino proprio a partire dalle prestazioni relative alla non autosufficienza. La collaborazione intra ed interistituzionale mira, dunque, a dare servizi migliori, diffusi e personalizzati alla popolazione toscana, senza perdere di vista i necessari criteri di efficienza operativa e gestionale che, specie in questo periodo, sono indispensabili per garantire nel tempo il successo dell’iniziativa e la sua sostenibilità». Da ora alla fine del 2009 è prevista infatti l’attivazione della Cartella Sociale, e la sua integrazione con la Carta Sanitaria elettronica.«Il nuovo Piano Sanitario Regionale che abbiamo approvato da poco – osserva l’assessore Enrico Rossi – parla di una sanità di iniziativa, che inter! cetta e va incontro ai bisogni delle fasce più deboli della popolazione. Lo strumento che presentiamo stamani è perfettamente in linea con questa logica, perché ci consentirà di valutare tempestivamente l’efficacia degli interventi a favore delle persone non autosufficienti, e quindi migliorarne costantemente la qualità».«Si tratta – spiega l’assessore Gianni Salvadori – di un progetto strategico che introduce innovazioni nel sistema dei servizi e interventi integrati. E’ un modello che prefigura un unico Piano sociale e sanitario, e fa in qualche modo da apripista. E’ importante che venga monitorato nel suo svilupparsi nella fase applicativa, per averne il controllo su vari fronti. Per questo si è ritenuto importante dotare il progetto di uno strumento di monitoraggio che ci permetta di controllare l’evoluzione degli interventi attuati e della spesa che questi comportano, non ultim! o il controllo della diminuzione delle liste di attesa».Poco più di una settimana fa la giunta ha approvato la proposta di legge per potenziare le risposte assistenziali a favore delle persone non autosufficienti, diversificandole e adeguandole al bisogno. Sviluppare l’assistenza domiciliare e ridurre le liste di attesa sono fra i primi obiettivi che il progetto di assistenza continuativa per la persona non autosufficiente si propone di raggiungere: abbattimento entro il 2010 delle liste di attesa per l’inserimento nelle strutture residenziali e potenziamento dei servizi per l’assistenza domiciliare. Su questi obiettivi è prevista l’istituzione di un apposito Fondo per rispondere ai bisogni accertati, in modo da migliorare le condizioni di vita e l’autonomia delle persone non autosufficienti. Tutto questo, senza fare ricorso a nuove forme di tassazione. La Regione provvederà a ripartire il Fondo tra le 34  zone-distretto in base a criteri oggettivi. Saranno le Società della Salute o le Asl a gestire le risorse con una contabilità separata. Attualmente la spesa annua regionale per interventi a favore di anziani non autosufficienti si aggira intorno ai 300 milioni di euro. Le risorse aggiuntive regionali per il 2008 sono pari a 25 milioni di euro, i trasferimenti nazionali 21 milioni. Per il 2009 si stima un aumento sia dello stanziamento regionale, 37 milioni di euro, che di quello statale, 28 milioni. Per il 2010 l’ammontare complessivo stimato è di 80 milioni di euro. (cs-Lucia Zambelli)