Toscana

ARCELOR ACQUISTA RUSSA SEVERSTAL; SINDACO PIOMBINO: NOI FRA CAPITALI ACCIAIO

“Se l’operazione andasse a termine la nostra città diventerebbe una delle capitali dell’acciaio, con un soggetto forte, numero uno planetario, in grado di garantire una migliore programmazione e gestione delle questioni strategiche, come la logistica e il porto”. E’ questo il commento all’accordo Arcelor-Severstal di Gianni Anselmi, sindaco di Piombino dove hanno sede l’ex Magona d’Italia, di proprietà di Arcelor, e lo stabilimento Lucchini. Per il sindaco “il porto assumerebbe in questo scenario un ruolo ancora più determinante, come settore fondamentale per i traffici industriali, commerciali e per lo sviluppo delle infrastrutture. Dal punto di vista produttivo, inoltre, si assisterebbe ad un’integrazione significativa che permetterebbe di associare la produzione dei coils a quella dell’acciaio realizzato con il ciclo integrale. Un passaggio importante dunque anche perché si verifica alla vigilia della presentazione del piano industriale, che potrebbe essere influenzato dal cambiamento del quadro strategico”. “Da quanto mi risulta – ha aggiunto Anselmi – il Gruppo Lucchini conserverà poi una forte autonomia nel nuovo grande soggetto che si verrà a costituire, sia dal punto di vista manageriale che dal punto di vista strategico. Tutto questo renderà ancora più forte e solida la Lucchini stessa, e Piombino potrà essere messa in condizioni di giocare un ruolo strategico, in un quadro di consolidamento competitivo dell’industria europea”.

Arcelor ha raggiunto un accordo per l’acquisto di una quota di controllo (l’89,6%) della società russa Severstal con una transazione da 13 miliardi di euro che la porterà a diventare il primo produttore mondiale di acciaio. La nuova puntata della guerra dell’acciaio, secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg, ha lo scopo di contrastare nettamente l’opa ostile lanciata da Mittal. L’operazione al termine della quale Arcelor si fonderà con Severstal dando vita al primo produttore mondiale di acciaio prevede anche l’acquisizione, da parte del gruppo lussemburghese, dell’italiana Lucchini, acquisita dalla società russa nel febbraio dello scorso anno. E’ quanto si legge nel comunicato di Arcelor.

L’operazione, comunicata dalla società lussemburghese con un comunicato, prevede che Arcelor riceva una quota dell’89,6% di Severstal, altri asset minerari e dell’acciaio e contanti per 1,25 miliardi di euro dal miliardario russo Alexei Mordashov, che in cambio riceverà 295 milioni di nuove azioni Arcelor a 44 euro ciascuna, per una quota totale del gruppo europeo pari al 32,2%. L’amministratore delegato Guy Dolle ha comunque precisato che la fusione andrà avanti solo nel caso in cui più della metà degli azionisti voterà a favore: in caso contrario l’operazione verrà accantonata. Il management punta comunque a convincere i soci con la promessa che, a fusione avvenuta, Arcelor riconquisterà la posizione di leadership mondiale con una capacità produttiva annuale di 70 milioni di tonnellate di acciaio, contro i 60 milioni dell’acerrimo nemico Mittal, una quota di mercato nella produzione per il settore auto del 22% e un giro d’affari di 46 miliardi di euro. L’accordo, secondo quanto riferisce Arcelor, prevede anche l’acquisizione di Severstal-Resource, che detiene asset anche nel carbone, e dell’italiana Lucchini, controllata dai russi dal febbraio dello scorso anno. Quanto alla governance, Mordashov diventerà presidente non esecutivo del cda di Arcelor e avrà diritto alla nomina di un terzo dei consiglieri: Guy Dolle rimarrà ad e Joseph Kinscj presidente. Nessuna indicazione, invece, sulla data dell’assemblea degli azionisti di Arcelor che dovrà dare il via libera all’operazione, anche se è previsto che l’affare venga completato a tempo di record, entro la fine di luglio.

Severstal è la prima società siderurgica russa, con un giro d’affari che nel 2005 è stato pari a 7,484 miliardi di dollari e un utile netto di 1,291 miliardi di dollari. Il gruppo, che l’anno scorso ha prodotto 17,1 milioni di tonnellate di acciaio, è salito al primo posto in Russia anche grazie alle acquisizioni effettuate all’estero: dopo un periodo di ristrutturazione e consolidamento in patria, la Severstal ha infatti cominciato lo shopping oltre confine acquisendo nel 2004 l’americana Rouge Industries (quinto produttore nazionale sull’orlo della bancarotta) e l’anno successivo il 70% dell’italiana Lucchini. Il cuore dell’attività del gruppo è comunque situato a Tcherepovets, bacino dell’acciaio fondato in epoca sovietica a 400 km a nord di Mosca, dove lavorano 34mila persone. La gestione del gruppo, secondo gli analisti, è abbastanza trasparente, trattandosi di una società russa, anche se esistono alcuni conflitti con gli azionisti di minoranza. Tra gli accordi che la Severstal ha in essere c’é anche quello firmato all’inizio dell’anno con la Fiat per l’assemblaggio dei modelli Fiat Palio, Fiat Albea e Fiat Doblò in Russia e per la fornitura per l’importazione e la distribuzione in Russia della gamma completa di vetture e veicoli commerciali del marchio Fiat. (ANSA)