Toscana

ATTENTATO A MOSCA: JAGLAND (CDE), INQUIETANTE E ONNIPRESENTE MINACCIA TERRORISTICA

“L’inquietante e onnipresente minaccia terroristica ci si è appena riproposta qualche ora fa all’aeroporto di Domodedovo”. Desidero “esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà alle famiglie delle vittime e a tutta la popolazione della Federazione russa”. Aprendo ieri pomeriggio a Strasburgo la sessione invernale (24 – 28 gennaio) dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce), Thorbjørn Jagland, segretario generale del CdE, ha rivolto un pensiero alle 35 vittime e ai circa 170 feriti dell’attentato kamikaze che poco prima aveva colpito l’aeroporto moscovita di Domodevodo. Dopo le prime ipotesi sulle origini caucasiche dell’attentatore, gli inquirenti non escludono che possa trattarsi di un arabo. Il segretario generale ha sottolineato il ruolo cruciale del Consiglio d’Europa e l’importanza della sua riforma che mira all’esercizio di un’azione politica su scala paneuropea. “Un vento freddo – ha affermato – soffia sull’Europa” e “la nostra missione consiste nel salvaguardare le fondamenta morali e giuridiche dell’unità europea, non solo tra gli Stati, ma soprattutto tra i popoli, le culture e le religioni”. Jagland ha aggiunto che in Europa non dovrebbero esistere “cittadini di seconda classe”, ed ha evidenziato il sostegno dell’Organizzazione a favore dei lavori del Gruppo di eminenti personalità per rafforzare il dialogo religioso e interculturale.Il segretario generale CdE si è inoltre soffermato sulle realizzazioni del 2010 e sui principi della riforma dell’Organizzazione: il ruolo del Consiglio d’Europa nell’attuazione dello stato di diritto, basato sui valori democratici e sulle norme relative ai diritti umani su tutto il continente; la sua azione nell’edificazione di una cultura della convivenza; la necessità di una maggiore interazione con i vicini, ed infine la volontà di trarre il massimo beneficio dalle possibilità di cooperazione con i suoi partner internazionali, come Unione europea, Osce e Nazioni Unite. Ieri sono stati posti all’ordine del giorno per giovedì 27 gennaio anche i tre dibattiti con procedura d’urgenza richiesti nei giorni scorsi: uno sui recenti episodi di violenza contro i cristiani in Medio Oriente, uno sulla situazione postelettorale in Bielorussia, e infine l’ultimo sulla situazione in Tunisia. In programma inoltre un dibattito sullo stato della democrazia in Ungheria. Prende il via questa mattina il dibattito sul rapporto del deputato svizzero Dick Marty “Trattamenti disumani di persone e traffico illecito di organi in Kosovo”. A seguire un dibattito sulla tutela delle fonti giornalistiche con la partecipazione di Arne König, presidente della Federazione europea dei giornalisti. (Sir)