Toscana

Abetone, pronti i nuovi impianti

di Simone PitossiIl 21 gennaio scorso un attentato ecoterroristico distrusse l’ovovia, vera perla del comprensorio sciistico dell’Abetone. Oggi, a poco meno di dieci mesi, la nuova ovovia è pronta. Tempi da record per la ricostruzione della cabinovia «Casa Cantoniera – Monte Gomito».

E la stagione sciistica – appena arriveranno le prime nevicate – potrà prendere il via a pieno ritmo. Anche perché altre strutture del comprensorio sono state anche potenziate. L’investimento complessivo per la ricostruzione e i nuovi impianti ammonta a 13.300.000 euro. Il comprensorio offre ora 50 chilometri di piste, 22 impianti di risalita con una portata oraria di 21.000 persone, 100 cannoni per la produzione di neve e 6 rifugi in quota.

Eppure, l’attentato – poi attribuito all’area anarco-insurrezionalista – sembrò mettere in ginocchio la nota località turistica dell’Appennino tosco–emiliano. L’incendio divampò intorno alle 2,30 della notte tra il 20 e il 21 gennaio nella stazione di partenza dell’ovovia, che nel ’99 aveva sostituito il vecchio impianto voluto da Zeno Colò, e distrusse tutte le cabine che si trovavano nel deposito. Proprio in quei giorni all’Abetone erano in programma le gare della Coppa Europa femminile. Gli attentatori lasciarono una «firma», una scritta con vernice verde su un muro della stazione «Fuoco ai distruttori. Marco libero».

Il nome Marco, secondo gli inquirenti, richiamava Marco Camenish, 51 anni, svizzero, storico militante di area anarco–insurrezionalista, allora detenuto in patria, dopo l’estradizione dall’Italia, per una serie di attentati di matrice ecologista. Ma l’Abetone dimostrò di non arrendersi: il sindaco annunciò subito che la stagione sarebbe proseguita. Per il trasporto degli sciatori sulle piste e agli impianti furono messe in campo 9 motoslitte e 4 navette.

«Nella prima settimana – ricorda il sindaco Giuseppe Montagna – registrammo una perdita di turisti pari all’80%. Poi, piano piano ci fu la risalita. L’attentato è solo un brutto ricordo. Ora ci godiamo la soddisfazione di aver rifatto l’impianto in tempi così brevi».

I lavori sono stati realizzati durante l’estate: è stata rimontata la stazione a valle, che era stata completamente distrutta dalle fiamme, è stato sostituito il cavo rotto e sono state installate le nuove 70 cabine, andate tutte in fumo. L’ovovia dunque si presenta nuovamente come quella inaugurata nel 1999. L’impianto può trasportare 2400 persone l’ora ad una velocità di 7 minuti per raggiungere il monte Gomito coprendo 570 metri di dislivello e 2200 di lunghezza. I gestori dell’impianto hanno deciso di utilizzare lo stesso tipo di cabine, un po’ più quadrate e moderne ma con 8 posti a sedere ciascuna come prima. «Abbiamo avuto un aiuto consistente dal ministero dell’Ambiente e dalla protezione civile – racconta il sindaco Montagna – che ci hanno dato prima 200 mila euro e in seguito altri 750 mila. Il resto è venuto dall’assicurazione». Nel 1999 l’impianto era costato 7.500.000 euro, l’investimento per la ricostruzione ammonta a 3.500.000 euro.

Per cancellare quel brutto ricordo e rilanciare il comprensorio dell’Abetone alla grande, l’amministrazione ha deciso di potenziare l’offerta di strutture, costruendo tre nuovi impianti, tutte seggiovie quadriposto. Al Pulicchio è stata sostituita la vecchia biposto (investimento di 5.800.000 euro). In Val di Luce sono state costruite due quadriposto ad agganciamento fisso con tapis roulant che sostituiscono lo skilift Sprella e la seggiovia monoposto Tre Potenze. L’investimento per i due impianti è stato di 7.500.000 euro. Ora non rimane che partire. Con la prima nevicata le piste verranno tirate come biliardi. Così gli sciatori toscani potranno provare di nuovo l’emozione della discesa. E soprattutto di una confortevole risalita.

Il portale della stazione sciistica