Toscana

Aeroporto Firenze. Confindustria: vicenda grottesca, bisogna decidere

«La vicenda dell’aeroporto di Firenze da un punto di vista industriale è grottesca. Capisco le ragioni di tutte le parti in causa. Il punto è che siamo ancora a discutere su un’opera di cui parlavamo di 60 anni fa. E non è più il tempo. Abbiamo una regione concorrente che è l’Emilia-Romagna con Bologna che sta andando avanti e procede». Lo afferma il presidente di Confindustria Toscana, Alessio Ranaldo, nel corso di una conferenza stampa nella quale annuncia la richiesta di un incontro al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sul tema delle infrastrutture e delle opere pubbliche. «Il sistema aeroportuale toscano sembra all’esterno ancora diviso fra Pisa e Firenze- aggiunge- quando invece il proprietario è uno, per cui siamo a un livello di discussione arretrato». Lo sviluppo dello scalo di Peretola, nello specifico, è in stallo a seguito della sentenza del Tar della Toscana che ha annullato il decreto Via del ministero delle Infrastrutture in relazione alla costruzione della nuova pista parallela.

La società si prepara allo scontro decisivo, sul piano legale, al Consiglio di Stato: «Ieri è stato notificato il primo ricorso di Toscana Aeroporti che non chiede la sospensiva», rende noto il presidente di Confindustria Firenze, Luigi Salvadori. Il leader degli industriali del capoluogo toscano ribadisce che non esiste incompatibilità dello sviluppo fra i due scali: «Non esiste concorrenza fra Firenze e Pisa, hanno due mission completamente differenti – segnala Salvadori – quindi è assurdo bloccare Firenze per sviluppare Pisa o viceversa. Sono tutte scuse che avvalorano la politica dei no».

I due aeroporti, invece, vanno fatti crescere insieme anche in un’ottica sovraregionale: «Il loro sviluppo può essere determinante – conclude – soprattutto perché porterebbe con una possibile alleanza con Bologna anche a un sistema dell’Italia Centrale con destinazioni diverse e una maggiore efficienza».