Toscana
Afghanistan, si tratta per Clementina Cantoni
Clementina Cantoni, è stata rapita nel centro di Kabul fra le 20.30 e le 21 (ora italiana) di lunedì 16 maggio. La donna è stata fermata da 4 uomini armati mentre era alla guida di un’autovettura nel quartiere Shahr-e-Nawnon. Insieme a lei erano sulla vettura un autista, afgano, ed un altro occidentale, probabilmente un inglese, che sono riusciti a scappare.
La donna si occupa in Afghanistan del progetto Kabul Widow Humanitarian Assistance (Kwha) iniziato nel 1996 con il quale si cerca di dare assistenza a circa 10 mila vedove in alcuni distretti di Kabul. Uno dei principali obiettivi è quello di migliorare il livello nutrizionale delle vedove e dei loro figli, fornendo tra l’altro farina, olio e sale iodato. Nei punti di distribuzioni gli operatori del Kwha forniscono alle donne afgane informazioni su nutrizione, igiene e prevenzione delle malattie.
Secondo quanto riferito dall’agenzia Asianews, da almeno una settimana la situazione in Afghanistan era tesa, una serie di tentati rapimenti di stranieri aveva già fatto salire la soglia di allarme, come testimoniano da Kabul Mario Ragazzi, operatore Caritas italiana e mons. Giuseppe Moretti, responsabile della missio sui iuris dell’Afghanistan.
L’operatore Caritas racconta che da almeno 8 giorni a Kabul la situazione era d’allerta per gli stranieri: l’Agenzia per la sicurezza delle Ong in Afghanistan aveva inviato giorni fa un comunicato in cui si parlava di ‘minacce credibili contro gli stranieri’. L’ultimo tentativo di rapimento – aggiunge – è stato tra giovedì e venerdì scorso (12-13 maggio), quando 4 uomini armati hanno assalito 3 funzionari della Banca Mondiale che per miracolo sono riusciti a scappare.
Afghanistan fuori controllo. Parlano i volontari della Caritas