Toscana

Agata Smeralda, un aiuto concreto ad ospedale in Uganda e a missionari a Salvador Bahia

Il primo contributo, tramite la Caritas Diocesana, è andato in Uganda all’ospedale di Aber: 30mila euro destinati al reparto di maternità di questa struttura alla quale si rivolgono principalmente i poveri. Per una vasta zona del paese africano si tratta di un servizio unico ed essenziale che consente di salvare la vita a molte donne e a tanti bambini. Proprio per questo già nei due anni passati Agata Smeralda ha inviato somme analoghe all’ospedale africano.

«Da anni la nostra Associazione ha uno slogan nel quale crede fermamente: diritti umani, non solo parole – spiega il Presidente Mauro Barsi – perché siamo convinti che le parole siano importanti solo quando spingono ad operare concretamente. Non a caso abbiamo fatto queste donazioni in concomitanza con il 10 Dicembre, Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Come spesso accade – prosegue Barsi – tanto inchiostro e tante parole sono state dedicate a questo importante documento, ma senza un impegno concreto per debellare la povertà e far vincere sempre la vita e la dignità umana».

In nome di questa concretezza l’Associazione ha destinato 30mila euro anche ai missionari fiorentini Don Luca Niccheri e Don Paolo Sbolci per le necessità dei bambini accolti nella scuola di Beija Flor, situata nella favela poverissima di Massaranduba a Salvador Bahia: «Senza nessuna presunzione e coscienti dei nostri limiti, siamo impegnati da quasi un quarto di secolo nelle favelas brasiliane e nelle baraccopoli di varie parti del mondo per rendere fattivo l’impegno per la vita. Tra non molto è Natale – afferma Barsi – e la luce che emana dalla grotta di Betlemme deve aiutarci a comprendere che il vero volto di Gesù non è quello che vediamo nelle opere d’arte, ma è quello delle tantissime creature che sono calpestate nella loro dignità»-