Toscana

Agricoltura toscana. Già impiegato 86% fondi Ue 2014-2020

Dei 950 milioni in dotazione, 861 risultano già impegnati o utilizzati. Col programma di sviluppo rurale la Regione ha voluto incanalare le risorse sulla tutela dell’ambiente e sul cibo di qualità. Attorno a queste due linee guida emergono altrettanti vincitori: all’agricoltura biologica sono stati attribuiti finora 115 milioni, mentre coi bandi Pif sono andati alle filiere cerealicola, olivo-oleicola, bovina 81 milioni di contributi col bando del 2015 e altri 30 milioni nel 2017. I progetti integrati di filiera hanno attivato quasi 250 milioni di investimenti. La Giunta regionale intende fare il punto sullo stato d’attuazione del programma direttamente sul territorio con due iniziative. La prima è prevista, mercoledì, a Braccagni (Grosseto) e sarà appositamente incentrata sul tema dell’agroambiente. La seconda prenderà il via il primo dicembre alla stazione Leopolda, a Firenze, nell’ambito della rassegna Food & Wine con un seminario sulle azioni concrete del Psr in relazione alle produzioni agroalimentari di qualità. «Vogliamo sottolineare il ruolo fondamentale dei contributi europei per lo sviluppo e l’innovazione della nostra agricoltura – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Remaschi -, e riflettere sulla strada che abbiamo davanti e sulle necessità che emergeranno anche in relazione alla programmazione comunitaria futura». Tre sono le priorità che la Toscana indicherà all’Europa per stabilire la nuova politica agricola comune: sviluppo rurale, produzioni di qualità, mantenimento dei fondi attuali. Con una particolare enfasi sull’ultimo punto: «Non potremmo accettare- conclude l’assessore- una riduzione delle risorse».