Toscana
Aiutare le famiglie disagiate con la creatività della famiglia
L’analisi ha riguardato 6 regioni italiane (Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Sicilia e Toscana) scelte come rappresentative dei diversi contesti sociali, economici e territoriali del nostro paese. Scopo dell’indagine, avere un quadro più completo del disagio familiare nella società italiana, analizzando le singole realtà territoriali e ciò che viene realizzato, a livello di politiche familiari, per far fronte alla crescente povertà nel nostro paese. Le strategie migliori, così come indicate dalle famiglie che usufruiscono di questi progetti, verranno proposte come modelli ed estese anche ad altre realtà territoriali, fornendo alle stesse famiglie notizie analitiche sulle risorse a loro disposizione.
Alfonso Cipriani, presidente del forum toscano, sottolinea come ancora oggi «si fa fatica a considerare la famiglia come soggetto sociale. Le politiche di contrasto della povertà sono ancora deficitarie nel nostro paese perché sono centrate sugli individui e sono di carattere eminentemente economico. L’errore, continua Cipriani, sta nel non riuscire a cogliere che dietro un disagio esiste sempre una realtà familiare, un intreccio di relazioni che nell’affrontare un problema devono essere tenuti in conto».
Da qui l’importanza di realizzare un’indagine che permetta un confronto approfondito tra le varie realtà e che permetta di individuare le strategie migliori e facilmente riproponibili in altre aree nazionali.
Anche la disabilità è spesso causa di un ingente impegno economico per le famiglie, così come negli ultimi anni stanno crescendo le difficoltà presentate dalle famiglie immigrate, che hanno in più l’ostacolo delle differenze. «Non parliamo della famiglia come di un problema, conclude Cipriani. Parliamo di Famiglie come di risorse. Troppo spesso ci dimentichiamo che le soluzioni migliori vengono proprio dalle famiglie. Sviluppiamo innanzitutto la cultura della creatività che nasce all’interno dei caseggiati, dei quartieri, come la bella esperienza degli asili di condominio e a partire da queste proposte mettiamo le famiglie in grado di ripartire».