Toscana

Alberghi, conventi e colonie la Regione vende tutto

di Ennio Cicali«Vendesi ex convento, la Badia di Vogognano a Subbiano, in provincia di Arezzo, un intero borgo nella campagna senese, un albergo a Follonica e una fattoria a San Giovanni Valdarno. Astenersi perditempo». Non è uno dei tanti avvisi che compaiono abitualmente su Internet, si tratta di alcuni dei pezzi pregiati che la Regione ha deciso di mettere in vendita. I tagli della Finanziaria, i costi in crescita – l’aumento di 15 consiglieri regionali costa 8 milioni di euro l’anno – fanno soffrire il bilancio regionale. Allora si vende. Ma, si precisa, immobili e terreni sono venduti perché non più necessari, né capaci di produrre reddito.

L’elenco delle alienazioni, approvato della giunta regionale, comprende 150 immobili tra cui una quarantina di ex case cantoniere, diversi alloggi e una cinquantina di fabbricati e terreni distribuiti in tutta la campagna toscana. Obiettivo? Ricavare 32 milioni di euro. Sul mercato anche una quindicina di alloggi distribuiti in varie parti della Toscana da Firenze (anche un appartamento nel lungarno Guicciardini) alla costa (da Cecina a Orbetello). In vendita anche molti altri tipi di immobili, tra cui a esempio, il citato convento di Badia di Vogognano a Subbiana (Arezzo), l’albergo «Miramare» di Follonica (Grosseto), il ristorante «Chalet del villeggiante» di Vernio (Prato), l’ex impianto di tiro a volo di Chianciano, la colonia montana «Il villone» di S. Marcello Pistoiese. Sono le ex case cantoniere dell’Anas la voce più ricorrente tra i 102 immobili da alienare. Si comincia subito: le prime due aste sono già state fissate per l’8 ed il 10 novembre, in vendita un circolo ricreativo al Galluzzo di Firenze, appartamenti tra Orbetello, Firenze e Sant’Andrea in Civilesco nel grossetano e tre ex case cantoniere tra Firenzuola e San Piero a Sieve. Fattorie e annessi agricoli, rustici abbandonati e poderi: tutto questo si può trovare scorrendo l’elenco dei 50 beni del patrimonio agro-forestale in vendita. È la val di Merse la zona si cui si concentra la fetta più consistente delle vendite: 30 fabbricati tra cui anche il borgo di Vallerano (Murlo), seguita dall’area delle Colline metallifere (13 immobili), dalla Montagna fiorentina (8) e dal Casentino (4). Gli introiti saranno destinati a interventi di vario tipo: dal miglioramento forestale alle aree di sosta, sentieri e strutture turistico-escursionistiche, manutenzione della viabilità forestale. A questo scopo sono stati destinati i proventi di altri due piani di alienazione del patrimonio forestale effettuati tra il 1999 e il 2006, grazie ai quali sono stati realizzati interventi di valorizzazione e miglioramento per 16 milioni di euro.

«Sono circa quattrocento – ricorda l’assessore al bilancio e al patrimonio della Toscana, Giuseppe Bertolucci – gli immobili, i fondi e gli appartamenti venduti dalla Regione dal 1997 ad oggi. Non si è trattato di una svendita ma di alienazioni a prezzi di mercato. Ed ha favorito nell’acquisto chi nelle abitazioni già ci abitava o comunque, se l’immobile è stato acquistato dal Comune, dl permettere a quegli inquilini di rimanere nella casa dove hanno trascorso una vita».

«Questa operazione – è il commento dell’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni – ci permette dl ottenere due risultati: da una parte di offrire ai privati l’opportunità dl riqualificare beni abbandonati o non più utilizzati per finalità pubbliche, dall’altra di contribuire in maniera significativa, grazie al proventi delle vendite, alla salvaguardia e alla fruizione del nostro patrimonio forestale».

Gli avvisi di vendita, prossimi e futuri, e tutte le informazioni sugli immobili saranno pubblicati nei prossimi giorni sul sito della Regione Toscana, con un link dalla pagina www.rete.toscana.it/fiscalita.

Lo Stato non vende più: all’Elba… invece sìUno dei tratti più belli dell’isola d’Elba è in vendita. Bastano 63.940 euro per acquistare le Batterie di Capo Bianco, 5.908 metri quadri a picco sul mare, con tre fabbricati per 86 metri quadri. L’avviso di vendita si può trovare sul sito dell’Agenzia del demanio.

La notizia, pubblicata dal quotidiano online Elbareport, ha provocato l’intervento del sindaco di Portoferraio Roberto Peria, che l’ha definita «inaudita e inaccettabile» e ha chiesto la sospensione della vendita.

La vendita delle Batterie di Capo Bianco contrasta con quanto detto a metà settembre dal viceministro dell’Economia Vincenzo Visco – «Valorizzare, invece di vendere e vendere» – presentando la nuova strategia dell’esecutivo nei confronti dell’immenso patrimonio pubblico italiano. Lo Stato, secondo Visco, darà in affitto ai privati immobili e aree – spiagge, fari, caserme, scuole – per valorizzare d’accordo con i Comuni, il patrimonio immobiliare. Sulla sconcertante vicenda è intervenuto anche il presidente della giunta regionale, Claudio Martini, che ha chiesto la sospensione della vendita dei 322 siti toscani inseriti nell’elenco della Patrimonio s.p.a. del ministro Tremonti.