Toscana

Alluvione: quattro morti e la Maremma sommersa

Quattro morti. È questo il tragico bilancio dell’ondata di maltempo che ha colpito la Toscana, prima nella zona di Massa Carrara poi nel grossetano, passando da Livorno, Lucca, Pisa, Arezzo e Siena. Paesi e città allagate, persone sui tetti delle abitazioni, evacuazioni con i gommoni della Protezione civile. Un disastro di proporzioni inaudite. Tanto che il presidente della Toscana Enrico Rossi ha invocato l’invio dell’Esercito, prontamente arrivato a supporto della Protezione civile in Maremma.

I morti: tre sono operai Enel a bordo dell’auto di servizio che è rimasta coinvolta nel crollo del ponte sull’Albegna, a Marsiliana, nel comune di Manciano, nella tarda serata di lunedì. L’acqua dell’Albegna aveva eroso la sponda su cui appoggiava un’estremità del ponte, facendolo crollare. La vettura dell’Enel è così precipitata nel vuoto, tra l’argine e il fiume, rimanendo poi travolta e incastrata dal fango accumulato dalla piena nelle ore successive. La quarta vittima è un uomo di 73 anni trovato morto nelle campagne di Capalbio (Grosseto) poco distante dall’auto sommersa.

La conta dei danni. In Maremma è altissimo il prezzo pagato. Albinia e Alberese sono sommerse dall’acqua e isolate. Evacuate almeno una cinquantina di persone con una flotta di gommoni e anche con elicotteri. Orbetello ha subito gravi danni, come anche molti dei paesi circostanti. A Grosseto sorvegliato speciale il fiume Ombrone: il Centro di coordinamento soccorsi, presieduto dal prefetto di Grosseto Marco Valentini, ha predisposto un piano di interventi da attuare in caso di esondazione.

Che cosa è successo? Vere e proprie bombe d’acqua hanno colpito la zona. I dati che arrivano dai pluviometri sono eccezionali. In 24 ore nella zona dell’Osa/Albegna sono piovuti mediamente oltre 250 millimetri d’acqua. In particolare il pluviometro di Poggio Perotto – posizionato nel comune di Magliano in Toscana proprio tra l’Osa e l’Albegna che sono straripati – ha registrato un picco di 207 mm sulle 12 ore, un dato eccezionale. Il fenomeno è molto raro – fanno presente dal servizio idrogeologico – se si considera che la piovosità media nella zona a sud di Grosseto è di circa 800 mm di pioggia in un anno.

La Provincia di Arezzo ha chiesto lo stato di calamità per i danni provocati dal maltempo che, seppur in diminuzione, ha continuato a creare disagi anche in nottata. La situazione più difficile resta a Cortona dove sono incorso le verifiche sulle abitazioni minacciate da una frana ed evacuate ieri, otto famiglie restano sfollate. In Valtiberina si registra il ritorno dentro l’argine del torrente Cerfone anche se preoccupa uno sversamento di gasolio all’altezza del ponte sulla Sp 42 nel Monterchiese. La diga di Montedoglio (Arezzo) ha fatto registrare all’alba di stamani una portata d’acqua mai vista negli ultimi anni, considerata anche la riduzione dei livelli a causa dell’incidente del dicembre 2010 che ne limita le capacità: la situazione è comunque considerata sotto controllo.

Disagi anche per la circolazione. Interruzione della Aurelia e la chiusura della A1 tra Valdichiana e Fabro in direzione di Roma e tra Orte e Chiusi verso Firenze. Stop anche alla linea ferroviaria Tirrenica a sud di Grosseto. Nel territorio provinciale, secondo la Prefettura, ci sono 2.300 utenti senza energia elettrica.

Ma l’eccezionale perturbazione è passata prima nel nord della Toscana. Nella notte tra sabato e domenica in provincia di Massa Carrara esondazioni e allagamenti hanno costretto all’evacuazione circa 200 persone. Un ponte crollato nella zona di Aulla. Gli allagamenti – fino a un metro e mezzo – sono stati causati dai 230 millimetri di pioggia caduti in sole 4 ore, dalle 23 alle 3 della notte, e dall’esondazione dei torrenti Ricortola (a Massa) e Parmignola (a Carrara). Continuano le operazioni di soccorso della Protezione civile regionale nella zona. Per far fronte al numero ingente di interventi necessari di pompaggio dell’acqua e del fango sia da interi quartieri che da singole case sono arrivate idrovore anche dall’Emilia-Romagna e dalla Liguria. Sono circa venti attualmente gli abitanti di Massa ad ora sistemati in in strutture alberghiere e presso il capannone di Marmo macchine, insieme ad una altra ventina di abitanti di Carrara. Manca invece una dato esatto sul numero di persone evacuate che hanno trovato ospitalità presso amici e parenti. Ad Aulla si registrano 5 famiglie evacuate e due famiglie isolate nella frazione di Bigliolo. A Fivizzano ci sono 4 famiglie isolate e in località Castello dell’Aquila è isolato un agriturismo.