Toscana

Appello per Rimigliano

DI MARCO LAPI«Salviamo la Tenuta di Rimigliano!». Il grido d’allarme sui rischi di speculazione nel parco costiero situato tra San Vincenzo e il golfo di Baratti è stato lanciato congiuntamente, nei giorni scorsi, da tre associazioni ambientaliste di primo piano come Legambiente, Italia Nostra e Wwf nel corso di una conferenza stampa, nel centro balneare della Costa degli Etruschi, a cui hanno partecipato il direttore di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza, il presidente di Legambiente Val di Cornia Adriano Bruschi, il geografo Leonardo Rombai del consiglio regionale di Italia Nostra e Paolo Politi per il Wwf Toscana. Per gli ambientalisti si tratta in pratica di «evitare una colossale speculazione immobiliare che mette a rischio oltre 500 ettari di patrimonio boschivo, agricolo e palustre e inserire la Tenuta di Rimigliano nell’elenco delle aree protette della Regione Toscana».

Il limitrofo Parco costiero di Rimigliano – le cui spiagge libere d’estate sono frequentatissime dai bagnanti – è una lunga fascia costiera verde affacciata sul mare (nella foto) e caratterizzata dalla presenza di lecceta e pineta (nonché delle specie tipiche della macchia mediterranea) e abitata da una variegata fauna selvatica.

Secondo Ferruzza, Bruschi, Rombai e Politi, i nuovi proprietari – che hanno recentemente acquisito all’asta i terreni appartenenti prima del crac Parmalat alla famiglia Tanzi – «hanno chiesto di trasformare la previsione alberghiera e congressuale, limitata inizialmente ad una sola parte della tenuta, in un intervento mastodontico, distribuito invece nell’intera area, con destinazione d’uso mista (residenziale e alberghiera)». «Il Comune di San Vincenzo – proseguono gli ambientalisti – evidentemente non contrario all’operazione speculativa, a questo punto ha avviato il procedimento di Variante al Piano Strutturale, per venire incontro alla richiesta dei nuovi proprietari. Una scelta questa che trasformerebbe per sempre l’identità dell’area, stravolgendo un ecosistema unico in Italia, miracolosamente sopravvissuto alle cicliche antropizzazioni costiere».

Le tre associazioni ambientaliste chiedono pertanto alla Regione, alla Provincia di Livorno e al Comune di San Vincenzo di fermare l’intervento e di valorizzare piuttosto anche quest’area come parco costiero, recuperandone i tanti poderi e creando ulteriori percorsi ciclistici e pedonali. C’è infine la raccomandazione a limitare anche il traffico veicolare lungo la strada della Principessa che costeggia la pineta di Rimigliano: una vera e propria piaga estiva, causata anche dall’uso di questa arteria come via per raggiungere Piombino da parte di chi proviene da nord, anziché utilizzare la strada a scorrimento veloce che si dirama dalla nuova Aurelia a Venturina.