Toscana

Arezzo, migliorano le condizioni della ragazza valdarnese colpita da meningite di tipo C

«Condizioni in progressivo miglioramento». Queste le confortanti notizie che arrivano dall’ospedale di Arezzo dove da  venerdì scorso è ricoverata la ragazza di 28 anni residente in Valdarno, colpita dalla malattia meningococcica di tipo C. 

Risponde bene alle cure e si spera di sciogliere la prognosi entro pochi giorni. Intanto la paziente, che è sempre stata cosciente e collaborativa, è stata trasferita nel reparto di Malattie Infettive. Questo non è il primo caso accaduto quest’anno di persona colpita da meningococco. C’è stata alcune vittime e ci sono stati casi giunti poi a guarigione. Il ripetersi di questi casi ha permesso di mettere a punto strategie mirate e sempre più efficaci per fronteggiare le prime ore e giorni dopo il verificarsi di un nuovo caso.  Innumerevoli le strutture che si sono mobilitate. Dal Pronto Soccorso al sistema della Emergenza-Urgenza, dalla Rianimazione alle Malattie Infettive, dall’ Igiene Pubblica ai distretti interessati con le proprie articolazioni di Medicina Generale e di Continuità Assistenziale.  La sera stessa del ricovero della ragazza un medico della Continuità Assistenziale (ex guardia medica) del Valdarno è stato spostato dal proprio servizio e collocato all’interno del Pronto Soccorso della Gruccia per fronteggiare l’inevitabile afflusso che si sarebbe poi verificato appena diffusa la notizia: in questo modo si è potuto dare risposta alle decine e decine di persone che si sono presentate, in parte in modo giustificato, in parte in preda a quelle preoccupazioni  che inevitabilmente questi eventi provocano. Si è proceduto con la profilassi antibiotica per i soggetti che potevano aver avuto contatti con la persona colpita da malattia meningococcica.  Tutti i medici di Medicina Generale e in particolare quelli della Continuità Assistenziale sono stati messi in preallarme in vista delle poi confermate richieste da parte dell’utenza che magari, anche solo per telefono, chiedevano informazioni. Anche in questo caso tantissime le chiamate che il centralino della continuità assistenziale ha dovuto smistare fra i medici in servizio.  Anche per affrontare questo enorme afflusso di utenti, si è provveduto a procurare i farmaci per la profilassi attraverso la Farmaceutica Ospedaliera per poterli distribuire tra Pronto Soccorso, Igiene Pubblica e ambulatorio di Continuità Assistenziale del sabato e della domenica.  Queste ultime due strutture hanno effettuato la profilassi ai dipendenti della ditta dove lavora la ragazza, ai colleghi di un’altra attività da lei svolta, ai contatti personali, familiari e ad altri soggetti che con lei erano entrati in contatto recentemente, per un totale di oltre 200 profilassi effettuate.Ai soggetti già vaccinati, ovviamente, non è stata fatta profilassi. Va infine sottolineato un ulteriore aspetto positivo: così come le strutture sanitarie hanno, a questo punto, raggiunto una notevole capacità organizzativa di risposta nel momento dell’emergenza, si registra una crescita di consapevolezza nella popolazione, che non si è gettata nel panico come era avvenuto nel corso dei  precedenti episodi. Per concludere la Asl8 rinnova l’invito che ormai va avanti da tre mesi: chiunque è nella fascia di età da 11 a 44 anni si rivolga al proprio medico di famiglia per valutare l’opportunità di vaccinarsi: fino al 31 dicembre il vaccino viene offerto gratuitamente.