Toscana

BAMBINI SOLDATO: CONFERENZA UNICEF DI PARIGI, 58 PAESI FIRMANO IMPEGNO A LOTTARE CONTRO IL RECLUTAMENTO

Cinquantotto Paesi, tra cui dieci dei dodici che utilizzano bambini soldato, si sono impegnati oggi a Parigi ad adottare più misure per impedire che i bambini siano reclutati come soldati nei conflitti armati: l’impegno è venuto al termine di una Conferenza mondiale sul tema dei bambini nei conflitti armati organizzata dal Governo francese e dall’Unicef. “Gli impegni di Parigi”, senza avere un valore giuridico vincolante, sottolineano la volontà di lottare contro il reclutamento in armi dei bambini. Tra i Paesi firmatari vi sono Sudan, Ciad, Uganda e Repubblica democratica del Congo (tra i 12 che impiegano bambini soldato). Gli altri due Paesi, il Myanmar e le Filippine, si sono rifiutati di partecipare alla conferenza. Sono 250 mila i bambini coinvolti nei conflitti armati in tutto il mondo, utilizzati “come combattenti, messaggeri, spie, facchini, cuochi e le bambine in particolare sono costrette a subire abusi sessuali, deprivandole dei loro diritti e della loro infanzia”, ha detto il direttore esecutivo dell’Unicef Ann Veneman. Secondo i dati resi noti in occasione della Conferenza, dal 1998 sono stati smobilitati e reintegrati: 3.015 minori in Burundi, 1.194 in Costa d’Avorio, 27.346 nella Repubblica Democratica del Congo, 360 in Somalia, 16.400 in Sudan, 2.916 in Colombia, 5.900 in Sri Lanka, 20.000 in Uganda, 11.780 in Liberia, 3.200 in Angola, 4.000 in Afghanistan e 8.334 in Sierra Leone.Sir