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BANGLADESH, CICLONE SIDR: SI TEMONO 10 MILA MORTI, SCARSEGGIANO ACQUA E CIBO

Acqua, cibo e ripari adeguati per le decine di migliaia di senza tetto: queste le principali necessità delle popolazioni della costa meridionale del Bangladesh a tre giorni dal passaggio del ciclone ‘Sidr’ che tra giovedì e venerdì ha devastato quasi tutta la fascia costiera bengalese, provocando un numero di vittime ancora incerto. Secondo l’ultimo bilancio ufficiale fornito stamani dal ministro della gestione dei Disastri, Mohamed Golam Mostafa, sono 2407 le vittime “accertate” e contenute nei “resoconti precisi stilati da polizia, ospedali pubblici, ufficiali militari, operatori e agenzie umanitarie”. Tuttavia, sono in molti a ritenere che la cifra di 10.000 vittime, avanzata ieri dalla Mezzaluna Rossa del Bangladesh possa essere raggiunta rapidamente. Solo nelle ultime 24 ore, i soccorritori del governo hanno recuperato quasi 600 cadaveri e sono ancora moltissime le zone non raggiunte dai soccorsi. Sempre più testimonianze, inoltre, riferiscono di cadaveri che galleggiano in mare nelle acque del golfo del Bengala. Secondo i bilanci disponibili al momento, le zone più colpite sono quelle di Barguna (717 vittime ‘accertate’) e Bagerhat (669), seguite da Patuakhali (330) e Pirojpur (285). Decine di morti anche a Barisal, Madaripur, Jhalakathi, Bhola, Gopalganj, Shariatpur, Satkhira, Khulna, Faridpur. Ma col passare delle ore si fa più difficile anche la situazione dei sopravvissuti. La stampa locale riporta stamani numerose testimonianze di comunità prive da ore di cibo, di acqua e anche di rifugi in cui ripararsi. Secondo, il ‘Daily Star’, uno dei principali quotidiani locali, la popolazione di Barguna, dopo una nuova notte all’adiaccio, stamani si aggirava per le strade chiedendo acqua e cibo. “Per l’acqua potabile facevamo affidamento su 16 pozzi e alcuni laghetti artificiali . Ora tutti i punti di approvvigionamento sono andati distrutti e i laghetti artificiali sono pieni di acqua salata a causa della marea provocata dal ciclone” ha detto alla stessa fonte Sultan Mahmud, capo del villaggio di Noltona, nella zona di Barguna. La comunità internazionale, alla quale anche il Papa ieri ha lanciato un appello, si è già messa in moto per aiutare il Bangladesh, mentre il governo, fanno sapere fonti locali, dovrebbe avere una stima completa dei danni provocati da ‘Sidr’ entro la fine della settimana. Una riunione con i ‘donors’ internazionali è prevista per la prossima settimana, anche se il governo di Dhakka ha già chiesto lo stanziamento di almeno 25 milioni di dollari. Le distruzioni provocate dal ciclone all’agricoltura, al settore ittico, a quello del bestiame e alle infrastrutture, fa temere però che il bilancio complessivo dei danni provocati dal ciclone possa essere molto maggiore.Misna