Toscana

BENEDETTO XVI IN TERRA SANTA; RESTITUZIONE LUOGHI SANTI, JAEGER: UNA NON-NOTIZIA

“Una non-notizia”: così il francescano David Maria Jaeger, uno dei massimi esperti di relazioni Santa Sede-Israele commenta al Sir le notizie apparse nei giorni scorsi sulla stampa israeliana secondo le quali il presidente Shimon Pérès avrebbe il desiderio di porre sotto l’autorità vaticana alcuni Luoghi Santi, tra cui la chiesa dell’Annunciazione a Nazareth, il Cenacolo sul monte Sion, il giardino del Getsemani ai piedi del monte degli Olivi a Gerusalemme, la chiesa della moltiplicazione dei pani a Tabgha, posta sulle rive del lago di Tiberiade, ed il monte Tabor. Un’idea che ha suscitato reazioni di segno opposto all’interno del mondo politico israeliano. “Evidentemente non c’è di vero in questa non-notizia – spiega padre Jaeger – Tutto il mondo sa che, da secoli, l’intera Chiesa Cattolica dappertutto nel mondo è in attesa della restituzione del Cenacolo ai legittimi proprietari, la francescana Custodia di Terra Santa. Questo Luogo Santo fu comprato dai Re di Napoli e consegnato, con la benedizione del Papa, ai Frati Minori nel 1342. Furono poi gli Ottomani a espellere i Frati dal Cenacolo con la violenza, ma i francescani non hanno mai cessato di rivendicarne la restituzione”. Per quanto riguarda gli altri santuari cui si riferiva la “non-notizia”, ricorda il religioso, “sono tutti pacificamente di proprietà di vari enti cattolici, e nei confronti di essi la Chiesa non ha mai auspicato se non che rimangano tali, incolumi. Parrebbe che a dare la non-notizia, di cui qui si tratta, sarebbero stati ambienti fondamentalisti intenzionati a seminare la zizzania nei rapporti amichevoli tra la Chiesa Cattolica e lo Stato ebraico, proprio alla vigilia dell’arrivo del Papa”.Sir