Toscana

BLITZ SCUOLA OSSEZIA, SI AGGRAVA BILANCIO MORTI E FERITI

A diverse ore dalla fine del blitz nella scuola n. 1 di Beslan, nell’Ossezia del Nord, si spara ancora attorno all’edificio. Secondo quanto riferito dall’agenzia russa Itar-Tass, tre terroristi sarebbero rimasti asserragliati nei sotterranei della scuola, con armi ed esplosivi e tra loro potrebbe esserci il capo del commando. Con i terroristi rimasti ancora vivi potrebbero esserci anche degli ostaggi, fra cui alcuni bambini.

Intanto si aggrava di ora in ora il bilancio dell’attacco. Mentre le autorità continuano a parlare di unc entinaio di ostaggi morti, fonti locali ne ipotizzano il doppio o il triplo. “Dall’ edificio della scuola ho visto uscire i corpi di 200-300 vittime”, ha dichiarato l’inviato di Repubblica, Giampaolo Visetti, che è riuscito ad avvicinarsi all’edificio scolastico. Un cameramen di una tv britannica è riuscito ad entrare brevemente nella palestra e ha visto un centinaio di cadaveri.Secondo un inviato del giornale online russo Gazeta.ru, che cita fonti della polizia locale, i morti sarebbero almeno 150 e i feriti 600, per la gran parte rimasti sepolti sotto il tetto crollato della scuola, forse minato dai terroristi. Inoltre 33 persone erano state uccise dai terroristi già mercoledì nell’assalto alla scuola. Il numero ufficiale delle persone ricoverate in ospedale è di 520 e comprende in gran parte ex ostaggi, ma anche operatori della protezione civile e uomini dei reparti speciali e della polizia. 99 i bambini. Tra i soccorritori della protezione civile si conta pure un morto. Il primo ministro russo Mikhail Fradkov, ha annunciato un piano di aiuti straordinari da parte del governo federale alle vittime del dramma di Beslan.

Secondo testimonianze raccolte da giornalisti a Beslan, il blitz è stato innescato dal suicidio di cinque terroristi che si sarebbero fatti saltare in aria con l’esplosivo mentre era in corso il trasporto, fuori dalla scuola, dei cadaveri degli ostaggi uccisi. Il muro di cinta della scuola è stato fatto saltare dalle forze speciali per consentire l’uscita agli ostaggi, il cui numero e’ ancora imprecisato. Fonti governative parlano di oltre 500 persone, mentre testimoni riferiscono oltre mille.