Toscana

Banco Farmaceutico, cresce in Toscana fabbisogno medicinali per persone in difficoltà

Nel 2015 sono oltre 34mila le confezioni di medicinali richiesti alla Fondazione Banco farmaceutico onlus dagli oltre 80 enti caritatevoli toscani tra cui diverse Caritas diocesane, le Misericordie, le San Vincenzo de’ Paoli, la Piccola casa della Divina Provvidenza Cottolengo e alcuni Centri di ascolto, per fare fronte alle crescenti istanze da parte dei cittadini in difficoltà (nel 2014 le richieste erano di 31.450 farmaci). Sono questi alcuni dei dati raccolti dall’Osservatorio sulla donazione dei farmaci del Banco e presentati in occasione della XII edizione di Pisa in festa che quest’anno ha come slogan «Incontrare l’altro nelle periferie dell’umano».

La manifestazione si terrà a piazza Dante a Pisa oggi e domani. Secondo il dossier, le città toscane dalle quali arrivano le maggiori richieste di farmaci sono Livorno, Firenze, Lucca, Pisa e Prato. Le persone in stato di disagio sociale intercettate dal Banco attraverso gli enti di carità convenzionati, nel solo 2014, sono state 41.168. Tra queste il 55,9% donne, il 72,1% stranieri, il 30,1% minorenni e il 22% anziani.

La Fondazione Banco farmaceutico in Toscana, grazie alla giornata di raccolta del farmaco, ha donato 14.237 confezioni di farmaci agli enti convenzionati rispondendo così al 42,4% del fabbisogno totale. Secondo i dati del rapporto dell’Osservatorio sulla donazione dei farmaci per il 2014 la spesa sanitaria mensile totale delle famiglie toscane si attesta sugli 89,65 euro (3,5% del bilancio famigliare). Mentre quella sanitaria mensile delle famiglie povere toscane si ferma a 20,81 euro (2,5% del bilancio famigliare).

Mentre la spesa farmaceutica mensile delle famiglie toscane è pari a 44,16 euro. Per quelle povere ci si ferma a 12,48 euro (media nazionale a 11,20 euro). «Questi dati sono un campanello d’allarme – spiega Luigi Cammi, delegato della Fondazione Banco farmaceutico per Firenze – che indica che gli effetti della crisi non si sono ancora attenuati e che anzi stanno colpendo sempre più fasce della popolazione in Toscana, in particolare gli anziani e le famiglie monoreddito». In tale contesto, conclude Cammi, «abbiamo iniziato a dialogare con il Comune di Firenze e la regione Toscana per la creazione di un tavolo permanente sia a livello comunale che regionale sulla donazione dei farmaci a favore in particolare della terza età».