Toscana

Bonifica. Regione diffida Consorzi: vertici super pagati?

Non hanno realizzato nei tempi previsti il piano degli interventi. Per questo la Giunta regionale ha approvato, oggi, una delibera che autorizza l’invio di diffide a tre consorzi di bonifica: Basso Valdarno, Alto Valdarno, Toscana Nord. Nel caso del consorzio pisano, quello del Basso Valdarno, il presidente della Giunta regionale, Enrico Rossi segnala anche un caso legato alla retribuzione del direttore: «Abbiamo individuato che manca ancora la pianta organica, non ci hanno presentato la relazione semestrale e ci risulterebbe che il direttore si attribuisce uno stipendio superiore a quello che fissa la legge regionale».

Su questo punto, peraltro, la Giunta fa sapere di avere già avanzato in passato una domanda specifica, senza ricevere alcuna delucidazione. La procedura avviata, in assenza di risposte soddisfacenti da parte dei consorzi delle aree di Pisa, Arezzo (Alto Valdarno), Lucca-Lunigiana (Toscana Nord) farà scattare il commissariamento.

«Nei tre consorzi ci risultano dei ritardi. Entro trenta giorni rispondano alle nostre obiezioni- ammonisce Rossi-. E se saranno convincenti ne prenderemo atto, altrimenti procederemo come da legge a nominare un commissario». In Toscana i consorzi hanno visto lievitare negli ultimi anni un incremento del gettito da 60 a 100 milioni di euro l’anno, con un contributo della Regione di 10 milioni.